Bonus 600 euro partite IVA: domanda in scadenza oggi, ma non per tutti secondo quanto previsto dal decreto Rilancio da poco in vigore e i chiarimenti INPS. Si tratta della possibilità di richiedere l’indennità per il mese di marzo introdotta dal decreto Cura Italia.
Bonus 600 euro partite IVA: domanda in scadenza oggi 3 giugno, ma non per tutti.
A prevedere il termine è il decreto Rilancio in vigore dal 19 maggio con riferimento al bonus 600 euro per partite IVA come autonomi, professionisti e ancora co.co.co., stagionali del turismo, operai agricoli e lavoratori dello spettacolo, previsto per il mese di marzo dal decreto Cura Italia per coloro che non ne abbiano ancora fatto richiesta.
Con una nota INPS lo scorso 1° giugno non solo ha annunciato il riesame di domande respinte per il bonus 600 euro di marzo, ma ha anche informato del nuovo termine dell’8 giugno per i nuovi beneficiari quali titolari del reddito di cittadinanza o titolari di assegno di invalidità.
Il decreto Rilancio oltre a prevedere nuove indennità, o meglio a stabilire il rinnovo di alcuni bonus e l’introduzione di nuovi beneficiari, stabilisce anche la scadenza per la domanda del bonus 600 euro partite IVA a partire dai 15 giorni successivi all’entrata in vigore dello stesso.
Bonus 600 euro partite IVA: domanda in scadenza
Bonus 600 euro partite IVA: domanda in scadenza e a stabilirlo è il decreto Rilancio. In particolare ci riferiamo all’articolo 84 del testo - Nuove indennità per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 e al comma 14 che recita:
“Decorsi quindici giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto si decade dalla possibilità di richiedere l’indennità di cui agli articoli 27, 28, 29, 30 e 38 del decreto-legge 17 marzo del 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, relativa al mese di marzo 2020.”
Da domani, passati 15 giorni dal 19 maggio, non sarà più possibile fare domanda per il bonus 600 euro partite IVA di marzo del decreto Cura Italia.
Per chi l’ha fatta è previsto ad aprile un ulteriore bonus di 600 euro che a maggio diventa di 1.000 se si dimostra una riduzione del fatturato (questo elemento vale per i professionisti iscritti a INPS).
Coloro che avranno presentato la domanda per il bonus di 600 euro entro oggi, riceveranno poi in automatico la quota di aprile senza la necessità di fare un’ulteriore domanda.
Domanda bonus 600 euro in scadenza oggi: ecco per chi
La domanda del bonus 600 euro è in scadenza per il mese di marzo e lo è per chi rientra negli articoli 27, 28, 29, 30 e 38 del decreto Cura Italia. Il comma 14 si riferisce a:
- liberi professionisti titolari di partita IVA iscritti alla gestione separata INPS;
- lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
- lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago;
- lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali;
- operai agricoli a tempo determinato;
- lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo.
Domanda bonus 600 euro: nuovo termine 8 giugno
Per la domanda del bonus 600 euro c’è però il nuovo termine dell’8 giugno rivolto ai titolari di assegno ordinario di invalidità e ai lavoratori facenti parte del nucleo familiare titolare di reddito di cittadinanza esclusi dall’indennità con il decreto Cura Italia.
In particolare INPS comunica che i soggetti titolari di assegno ordinario di invalidità potranno presentare domanda per il bonus 600 ero per il mese di marzo, entro lunedì 8 giugno 2020 (termine previsto inizialmente al 3 giugno). L’eventuale ammissione al pagamento di marzo comporterà anche il pagamento automatico del bonus 600 euro di aprile.
Lo stesso termine, si legge nel messaggio INPS, dell’8 giugno è previsto per i titolari del reddito di cittadinanza che, pur non avendo diritto al bonus 600 euro per il mese di marzo, possono beneficiare dell’integrazione del sussidio RdC stesso fino alla cifra di 600 euro appunto (500 euro in caso di lavoratore agricolo) per il mese di aprile 2020.
Specifica INPS che in caso di accettazione della domanda per il bonus 600 euro non sarà pagata l’indennità, ma un’integrazione al reddito di cittadinanza.
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