Come cambierà il bonus 80 euro? Il ministro Tria ha fatto chiarezza su come funzionerà e se verrà cancellato per chi ha il reddito sotto i 26.600 euro
Il bonus 80 euro verrà cancellato? No, per il ministro Giovanni Tria non sarà così, o almeno non sarà così per tutti. Nell’ambito della sua ristrutturazione e ripensamento per il progetto della flat tax, ci saranno ovviamente delle novità ma nessun taglio al bonus.
Per il Ministro dell’economia e delle finanze italiano Tria «il bonus di 80 euro non verrà cancellato, magari diventeranno 90». Quello che emerge dunque è che un cambiamento ci sarà ma che questo bonus verrà mantenuto.
Andiamo a vedere in prima battuta come funziona e quindi le parole del ministro per eventuali cambiamenti che colpiranno il bonus con la flat tax e le nuove manovre finanziarie.
Cosa è il bonus 80 euro
Cosa è e come si ottiene il bonus degli 80 euro? Letteralmente si parla di Bonus Irpef 80 euro: per la legge di bilancio è una agevolazione fiscale introdotta con il Decreto Riduzione del cuneo fiscale. E’ rivolta ai lavoratori dipendenti e si applica entro una soglia limite: questa dal gennaio del 2019 è fissato a 24.600 euro come reddito. Questo bonus viene erogato direttamente nella busta paga dal datore di lavoro, non c’è alcuna necessità da parte del lavoratore di farne una richiesta formale.
Come anticipato dunque spetta ai lavoratori dipendenti o assimilati con un reddito non superiore alla soglia indicata sopra usufruire di questa agevolazione fiscale. Ma come funziona tecnicamente? Se il reddito complessivo di un lavoratore è inferiore a 24.600 viene erogato per un totale di 960 euro, se invece cade nella fascia tra i 24.600 ed i 26.600 il corrispettivo diminuisce a seconda del reddito percepito.
Questa è la situazione attuale del bonus 80 euro: quali cambiamenti ci saranno con la possibile manovra della flat tax? Ce lo spiega direttamente il ministro Tria.
Come verrà modificato secondo Tria?
Durante una intervista ai microfoni di Sky, il ministro Tria ha fatto il punto della situazione andando a parlare ovviamente anche della sorte dell’agevolazione fiscale.
«I bonus potranno essere coinvolti nell’ambito del progetto per la flat tax, ma saranno coperti» ha dichiarato il ministro a Sky Tg24 e «probabilmente avranno un altro nome. Ma magari anziché 80 diventeranno 90»
Cosa altro ha aggiunto a riguardo? Ha fatto il punto delle detrazioni fiscali e dell’importanza che hanno a livello sociale alcune di queste che devono essere tutelate. «Tra le detrazioni non vanno toccate quelle che hanno un forte impatto sociale, quelle che chiamo sul capitale umano, sulla sanità, sull’istruzione, perché su questo si basa anche la crescita.»
Cosa allora andrà toccata e modificata? Non c’è ancora chiarezza in questo senso ma il ministro ha aggiunto: «Vanno toccate le altre. Stiamo facendo un mappatura e poi si farà scelta politica sulla spesa corrente o sulle detrazioni».
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