Bonus baby sitter, il decreto Ristori bis esclude la possibilità di pagare nonni e in generale parenti: una novità rispetto al voucher previsto dal decreto Rilancio. Cambiano, inoltre, i requisiti per accedere alla prestazione.
Bonus baby sitter, il decreto Ristori bis esclude la possibilità di pagare i nonni (o altri parenti) con la prestazione percepita dall’INPS.
Si tratta di una novità che va in controtendenza rispetto al bonus baby sitter del decreto Rilancio, che lasciava aperta la possibilità di usufruire dei parenti in un momento in cui si aveva paura a far entrare in casa persone esterne al nucleo familiare.
Alla nuova disposizione è dedicato un comma specifico all’interno del decreto Ristori bis: è palese quindi la volontà del Governo di voler cambiare il funzionamento del bonus baby sitter.
Bonus baby sitter decreto Ristori bis: non si possono pagare nonni e parenti
Il decreto Ristori bis è approdato in Gazzetta Ufficiale il 9 novembre, e contiene una serie di aiuti economici per famiglie e imprese che si trovano nelle zone maggiormente colpite dalla diffusione del contagio.
Rispetto al voucher baby sitting del decreto Rilancio però il nuovo bonus prevede un grande cambiamento: non sarà più possibile pagare nonni e parenti.
Il decreto Rilancio infatti era generico: non veniva specificato che il voucher doveva essere usato per pagare la baby sitter, ma si tratta di uno strumento per pagare una prestazione di lavoro occasionale tramite il Libretto Famiglia.
Non cambia, ovviamente, la natura della misura, ma il decreto Ristori bis si è preso la briga di specificare al comma 4 dell’articolo 14 che:
“Il bonus non è riconosciuto per le prestazioni rese dai familiari”
Probabilmente sono due le motivazioni alla base di questa decisione da parte del Governo:
- salvaguardare le fasce di popolazione più anziana dalla seconda ondata di contagi;
- evitare che le famiglie facciano richiesta del bonus senza però pagare i parenti.
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Un’altra novità rispetto al precedente bonus baby sitter (che si poteva richiedere fino al 31 agosto) è che il nuovo voucher da 1.000 euro potrà essere richiesto solo dai lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS e agli autonomi iscritti alle gestioni speciali AGO.
Vengono esclusi quindi i lavoratori dipendenti, che possono invece usufruire dei nuovi congedi parentali.
I requisiti per accedere al nuovo bonus baby sitter non sono finiti qui: il voucher è riservato alle sole famiglie che si trovano in un’area caratterizzata da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, quindi per le Regioni dell’area rossa.
Se ne può fare richiesta, però, solamente per quei figli ai quali è stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza delle scuole secondarie di primo grado.
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