In un contesto di mercato particolarmente arduo, sono 31 le aziende che hanno deciso di sfidare le condizioni avverse quotandosi a Piazza Affari
Durante il 2018, sono diverse le aziende del nostro Paese che hanno deciso di affrontare una condizione di mercato ostica quotandosi in Borsa. Tra tutti, il segmento AIM Italia di Borsa Italiana ha registrato il numero più importante di IPO, che si attesta a 26.
In ordine cronologico, queste società sono: Spaxs, Alp.I, Vei 1, Life Care Capital, Kolinpharma, Fervi, Gabelli Value, Somec, Archimede, Grifal, Longino&Cardenal, Esautomotion, Askoll Eva, Monnalisa, Portobello, Intred, Sg Company, Sostravel.com, Vimi Fasteners, Thespac, Sciuker Frames, Renergetica, Circle, Digital Value, Ediliziacrobatica e, da ultimo, Powersoft.
Sul MTA sono presenti solamente due nuove società: Garofalo Health Care e Techedge. Due matricole anche per il segmento STAR del Mercato Telematico Azionario, Carel Industries e Piovan. Una singola quotazione nel 2018, data da Nb Aurora, anche per il MIV.
Con queste, il numero di quotate a Piazza Affari passa a 357.
Tra le nuove arrivate in Borsa, Carel Industries, quotata dall’11 giugno 2018 sul segmento STAR del MTA di Borsa Italiana, ha esordito con la più alta capitalizzazione, pari a 720 milioni di euro. Dal lato opposto Circle, che è approdata alle quotazioni con un capitale sociale di 7,68 milioni di euro.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it. Dati in milioni di euro.
Delle nuove quotate di Piazza Affari, la peggiore è Sciuker Frames, che dal 3 agosto scorso ha lasciato sul terreno il 46,26% del suo valore. Con il 74,68% di guadagno invece, Grifal si guadagna la maglia rosa tra le matricole del 2018.
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