I deboli dati macro USA ed i prezzi del petrolio spingono in forte ribasso i listini europei e Wall Street. Vendite diffuse sul comparto Oil e sulle società esposte agli Stati Uniti.
Venerdì di tempesta per le Borse europee con i brutti dati provenienti dagli Stati Uniti e dal nuovo crollo dei prezzi del greggio. Nonostante il saldo più che positivo del bilancio commerciale dell’Eurozona, i listini europei non sono riusciti a resistere agli scivoloni del settore Oil e delle società esportatrici esposte al mercato americano.
I dati negativi USA potrebbero spingere a rivedere la strategia di rialzo dei tassi della Federal Reserve se dovessero continuare ad essere peggiori delle attese. Il nuovo calo del greggio invece è dovuto ai timori legati al mancato stop delle sanzioni all’Iran il quale potrebbe immettere un nuovo eccesso di offerta sul mercato.
USA: economia reggerà aumento dei tassi?
Crollano le Borse europee in scia del nuovo calo verticale dei prezzi del petrolio e del brutto avvio di Wall Street causato dai deboli dati macro USA. Le vendite al dettaglio americane e l’indice NY Empire State manifatturiero si sono rivelati peggiori del previsto, mentre l’indice dei prezzi alla produzione è risultato in linea con le attese.
L’economia americana sembra quindi che la momento stia soffrendo la stretta voluta dalla Federal Reserve. Se i dati macro futuri americani si dovessero rivelare inferiori alle attese potrebbero costringere l’istituto centrale americano a rivedere la politica monetaria corrente.
Sul fronte Eurozona buone notizie dal saldo della bilancia commerciale che ha rivelato un aumento delle esportazioni causato probabilmente dal diminuito valore dell’Euro.
Secondo gli esperti di Capital Economics però l’effetto del cambio sulle esportazioni dell’area Euro sembra destinato a svanire, sottolineando come le esportazioni dell’Eurozona influenzino moderatamente la crescita del PIL del Vecchio Continente.
Gli analisti di Capital Economics hanno anche dichiarato di aspettarsi un rimbalzo dei prezzi del petrolio che potrebbero tornare a quota 45$ a barile entro fine 2016.
Petrolio,analisti: Opec deve fare qualcosa, Iran pronto ad aumentare offerta
La picchiata del petrolio ha invece messo in grossa difficoltà il settore Oil sia in Europa che a Wall Street, il che ha probabilmente accentuato il sell-off di oggi già appesantito dai dati macro statunitensi.
Il petrolio oggi è tornato vittima di pesanti vendite a causa delle aumentate preoccupazioni riguardo la possibile mancato taglio alle sanzioni imposte all’Iran il quale in risposta potrebbe inondare di nuova offerta il mercato petrolifero.
Se ciò dovesse accadere, alcuni analisti si aspettano una pronta risposta dell’Opec tralaltro già sollecitata nei giorni scorsi dal ministro del Petrolio della Nigeria il quale aveva richiesto una riunione d’emergenza dell’Opec dichiarando insostenibili gli attuali prezzi del petrolio. Il Qatar intanto ha annunciato l’aumento dei costi interni sui prodotti petroliferi del 30%, cominciando subito dalla benzina.
Borse UE: Dax guida i cali, crolla l’indice di Mosca
Listini europei in picchiata guidati dal Dax tedesco che registra una flessione del -3,12% che è la flessione peggiore tra i maggiori indici europei. Pesante rosso anche per il FTSE 100 di Londra che perde il -2,8%, in forte ribasso anche l’Aex di Amsterdam (-2,64%), il Cac 40 francese (-2,62%), l’Ibex della Spagna (-2,6%) ed il Bel 20 del Belgio (-2,64%).
In rosso anche l’Euro Stoxx 50 che registra un calo del -2,99% mentre il Micex russo sta crollando di quasi il 7% colpito dalla crisi dei prezzi del petrolio.
Ftse Mib: Yoox la peggiore, sell-off sul comparto Oil. Crollano Brembo e Autogrill
Il Ftse Mib perde il 2,66% e con oggi ha praticamente azzerato i guadagni conseguiti nel 2015. Sull’indice italiano pesano i sell-off sui titoli del comparto Oil e sulle società esposte ad esportazioni in America. Il titolo peggiore di oggi sull’indice italiano è quello di Yoox NAP che perde il 6,19%, seguito da Finmeccanica con un -6,11%, Tenaris a -5,77% e Saipem poco fa sospesa per eccesso di ribasso.
Forti vendite anche su Banca MPS che registra una contrazione del -5,14% che riporta i prezzi del titolo poco al di sopra di quota 0,9€. L’unico titolo che sta resistendo al tonfo di oggi dell’indice principale italiano è quello di Poste Italiane che registra un lieve calo del -0,42% dopo aver tenuto fino a poco fa livelli positivi.
Sul MTA oltre a Yoox NAP, il peggior titolo è quello di Cementir che perde il -6,6% seguito da Trevi Fin. a pari percentuale di ribasso e Biesse.Sul Mid-Cap crollo anche per Autogrill (-5,25%) e Brembo (-5,15%) esposte alle vendite in America.
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