Brexit, Johnson: “A giugno progressi o no deal”

Mario D’Angelo

27/02/2020

Il governo di Boris Johnson torna a tuonare sulla Brexit. Il Regno Unito ostenta sicurezza

Brexit, Johnson: “A giugno progressi o no deal”

Si prefigura un agguerrito scontro fra Gran Bretagna e Unione Europea. Nella mattinata di giovedì 27 febbraio, il governo di Boris Johnson ha approvato una mozione che gli permette di andar via dalla trattativa se, entro giugno 2020, non saranno fatti consistenti passi avanti.

Brexit, Johnson: “A giugno progressi o no deal”

La Gran Bretagna ha tempo fino alla fine dell’anno per negoziare un accordo con l’Ue e rimodellare relazioni politico-economiche che hanno preso forma nel corso di quarant’anni di storia. La Brexit ha dominato il dibattito pubblico britannico per quasi quattro anni prima di essere formalizzata, solo per incontrare un nuovo punto critico nelle difficili trattative.

Ma Boris Johnson è impegnato a mantenere una promessa su cui si regge la maggior parte del suo programma politico, ed ha più volte minacciato la possibilità di un no deal.

E così se entro giugno non saranno compiuti “buoni progressi” sulle richieste del Regno Unito, sugli argomenti più importanti come su quelli “meno controversi”, Londra concentrerà i propri sforzi sulle preparazioni per una hard Brexit.

Rischio hard Brexit in estate 2020

“Alla fine del periodo di transizione il 31 dicembre, il Regno Unito si riprenderà la piena indipendenza economia e politica”, ha detto il ministro dell’Ufficio di Gabinetto Michael Gove al Parlamento. Vogliamo la miglior relazione commerciale possibile con l’Ue, ma nella ricerca di un accordo non scambieremo via la nostra sovranità”, ha aggiunto.

Dopo la vittoria del dicembre scorso, Johnson si era detto molto ottimista sul futuro esito delle trattative. Con il passare delle settimane, però, le due parti si sono ritrovate in disaccordo su numerosi punti. Ciò ha spinto il governo britannico ha mostrare sicurezza ponendo questo ultimatum.

Il capo negoziatore dell’Unione Europea, Michel Barnier, ha detto che Bruxelles ha preso nota del mandato e che le rispettive posizioni verranno discusse lunedì prossimo. “Vogliamo una partnership ambiziosa e giusta con il Regno Unito nel futuro”, ha twittato Barnier.

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