Brexit, May tenta di tutto: votate mio accordo e mi dimetterò

C. G.

25 Marzo 2019 - 12:51

Brexit: Theresa May tenta il tutto per tutto e offre le sue dimissioni in cambio dell’approvazione del suo accordo

Brexit, May tenta di tutto: votate mio accordo e mi dimetterò

Per tentare di scrivere la parola fine sulla Brexit, Theresa May sta davvero tentando il tutto per tutto.

Secondo alcune indiscrezioni di stampa britannica, il primo ministro - messo con le spalle al muro da alcuni membri dell’esecutivo pronti a sfiduciarla - avrebbe addirittura offerto le proprie dimissioni in cambio di un definitivo via libera all’accordo di divorzio già bocciato due volte.

Il tutto sarebbe accaduto nel mezzo di un weekend infuocato, nel quale la petizione per bloccare la Brexit ha toccato quota 5 milioni di firme e un milione di persone hanno marciato per le vie principali di Londra invocando un secondo referendum.

(Il numero attuale delle firme raccolte dalla petizione per revocare l’Articolo 50)

May: “dimissioni con ok ad accordo”. Quanto c’è di vero?

Secondo quanto riportato da Reuters, ad esprimersi sulle ipotetiche dimissioni della May sarebbe stato l’editorialista politico di ITV, Robert Peston:

“Mi hanno riferito in modo affidabile che Theresa May ha detto a Boris Johnson, Iain Duncan Smith, Steve Baker, Jacob Rees-Mogg, David Davis che lascerà l’incarico se voteranno il suo deal, incluso il tanto odiato backstop.”

Eppure, ha tenuto a precisare Peston, il Primo Ministro non avrebbe fornito informazioni aggiuntive sulla sua reale volontà di lasciare Downing Street:

“Ma non ha aggiunto dettagli, dunque non so quanta verità ci sia nel fatto che si dimetterebbe davvero”.

Ipotesi hard-Brexit mai accantonata: quale impatto?

Nonostante il Parlamento britannico si sia espresso contro l’ipotesi di no-deal, lo scenario di una hard Brexit non è mai stato realmente accantonato, e questo perché in realtà la citata votazione della Camera non ha avuto carattere vincolante.

Nel corso dei mesi, soprattutto dopo la doppia bocciatura dell’accordo di Theresa May, il Regno Unito e l’Unione europea si sono interrogati sulle conseguenze di tale circostanza che, secondo Carlo Caporale, amministratore delegato Wyser Italia, potrebbe avere un impatto deciso sul sistema pubblico e occupazionale (non soltanto britannico):

“...si stima che una hard Brexit vedrebbe fino a 250 mila professionisti di origine britannica fare rientro nel Regno Unito. Un tale esodo metterebbe a dura prova il sistema pubblico del Regno, ma avrebbe anche un impatto sugli ecosistemi occupazionali degli altri Paesi. Inoltre, seppure attualmente non vi siano segnali in questa direzione, è possibile che anche i cittadini europei che lavorano e risiedono nel Regno Unito possano decidere di tornare nei Paesi di origine”.

Ad oggi nessuno scenario sembrerebbe da escludere. La Brexit continuerà a tenere l’Europa (e non solo) con il fiato sospeso.

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# Brexit

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