Brexit: May verso sfiducia. Cosa accadrà adesso?

C. G.

16 Gennaio 2019 - 07:57

Cosa aspettarsi dopo il voto sull’accordo Brexit: l’intero processo di divorzio sarà accantonato o il Governo May crollerà? Gli scenari

Brexit: May verso sfiducia. Cosa accadrà adesso?

Cosa accadrà adesso che l’accordo sulla Brexit è stato bocciato dal Parlamento? Una domanda lecita, soprattutto alla luce di un’incertezza ormai dilagante.

Nella serata di ieri i parlamentari britannici hanno sbarrato la strada all’intesa trovata lo scorso 25 novembre. Con 432 voti contrari e 202 favorevoli, Londra ha bocciato il discusso accordo sulla Brexit aprendo le porte ad una nuova fase di difficoltà.

Eppure, nonostante le funeste previsioni degli esperti, la sterlina inglese ha evitato il tracollo ed è riuscita a mantenersi ancorata intorno a quota 1,28 contro il dollaro statunitense.

Brexit: accordo non passa, e ora?

In molti si sono domandati cosa accadrà dopo la bocciatura dell’accordo, avvenuta per ben 230 voti. A fronte della più grande sconfitta politica dell’ultimo secolo, sono diversi gli scenari che si stanno aprendo.

#1 - Crollo del Governo May e nuove elezioni generali
Dopo la bocciatura dell’accordo sulla Brexit il leader dell’opposizione laburista, Jeremy Corbyn, ha presentato una nuova mozione di sfiducia contro Theresa May, mozione che verrà votata nella giornata di oggi, mercoledì 16 gennaio.

In caso di sconfitta il Primo ministro sarebbe costretto a dimettersi e a lasciare il posto magari proprio a Corbyn, che tuttavia si è detto favorevole alla Brexit (il che significa che una sua salita al Governo non determinerebbe un nuovo referendum, ma solo un passaggio di consegne).

#2 - Brexit rinviata
Se la May riuscirà a superare l’odierno voto di sfiducia si apriranno davanti a lei diverse opportunità, tutte però ricche di insidie. Londra, ad esempio, potrebbe pensare di estendere l’Articolo 50 in modo da rimandare la Brexit almeno di qualche mese (non oltre l’insediamento del nuovo Europarlamento previsto per il 2 luglio 2019).

#3 - Nuovo referendum
Tra gli scenari plausibili dopo il voto sull’accordo Brexit anche quello di un nuovo referendum, unica via percorribile secondo il parlamentare laburista Andrew Adonis.

L’ipotesi di tornare alle urne, come accaduto il 23 giugno del 2016, è stata ripetutamente criticata sia da Theresa May che da Corbyn, eppure non ha mancato di entusiasmare gli animi di coloro che, ancora oggi, voterebbero per rimanere nell’Unione europea (per non parlare poi dei Brexiteer pentiti di aver votato «Leave»).

Se la May vincerà l’odierno voto di sfiducia sarà interessante osservare le prossime mosse del leader laburista. Alla fine si piegherà chiedendo un nuovo referendum o aspetterà fino al 29 marzo prossimo, termine formale della Brexit?

Per Adonis non ci sono dubbi, una nuova consultazione elettorale come quella del 2016 lascerà osservare una netta e schiacciante sconfitta del fronte «Leave»: per dirla in altre parole un nuovo referendum potrebbe anche mettere in discussione l’intero processo Brexit.

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# Brexit

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