Westminster al voto su Brexit. Dopo cinque giorni di discussione parlamentare, i deputati hanno bocciato l’accordo: 432 no contro 202 sì
Brexit. Non passa il voto di ratifica alla Camera dei Comuni sull’accordo negoziato, lo scorso novembre, tra il primo ministro Theresa May e Bruxelles.
L’intesa conteneva i termini del divorzio, più un secondo documento che illustrava i futuri rapporti tra Regno Unito e Unione europea. Tra i punti più contestati c’erano il prezzo che Londra avrebbe dovuto pagare all’Ue nei prossimi anni, ma soprattutto il backstop, misura che puntava a evitare una dogana e dazi tra Irlanda del Sud e Irlanda del Nord.
Brexit, la Camera dei Comuni al voto: bocciato accordo
Dopo un dibattito parlamentare, andato avanti per cinque giorni, Westminster ha detto la sua sull’accordo negoziato tra il governo e l’Ue. La Camera dei Comuni ha rigettato la proposta di Theresa May: 432 voti contrari e 202 favorevoli. Una maggioranza di 230 voti.
I bookmaker erano concordi: si ipotizzava, già da tempo, una sonora bocciatura della premier britannica. Bocciatura questa che ora potrebbe aprire diversi scenari. Dimissioni, una seconda negoziazione con l’Ue, un nuovo referendum e, persino, una no-Brexit.
Dal governo erano stati tanti gli appelli ai deputati a far prevalere l’interesse nazionale. Una no-deal Brexit -avevano detto- sarebbe un disastro, facendo appello alla volontà popolare, espressa nel referendum del 2006.
I parlamentari, respingendo l’accordo, rischiano ora di generare una grande incertezza politica ed economica per il Paese. Per passare la proposta avrebbe avuto bisogno del sostegno di 320 membri, oltre la metà dei 639 esponenti del Parlamento. Come da attesa, Theresa May ha perso con un ampio margine.
Ore 21.00
Il leader laburista Jeremy Corbyn ha presentato una mozione di sfiducia al governo. Sarà discussa e votata domani, mercoledì 16 gennaio 2019. Se la mozione avrà successo, si avranno a disposizione 14 giorni per formare un nuovo governo, altrimenti saranno indette nuove elezioni.
Ore 20.43
L’annuncio su Twitter della Camera dei Comuni, dopo circa un quarto d’ora dall’inizio delle votazioni.
GOVERNMENT DEFEAT: The House of Commons has rejected the Government's #BrexitDeal in the #MeaningfulVote.
The Commons voted 432 to 202 - a majority of 230.#BrexitVote pic.twitter.com/iSyyyqCJ4a
— UK House of Commons (@HouseofCommons) 15 gennaio 2019
Ore 20.30
È tempo del giudizio per Theresa May. I parlamentari britannici hanno iniziato a votare l’accordo di Brexit, negoziato lo scorso novembre con Bruxelles. L’esito del voto metterà in discussione non solo il futuro politico della leader conservatrice, ma lo stesso percorso della Brexit. Il divorzio è previsto per il 29 marzo 2019.
Ore 19.00
Attualmente, i deputati stanno esprimendo la propria opinione su quattro emendamenti: dal blocco del confine irlandese fino a quello della risoluzione di una Brexit senza accordo.
Ore 18.00
Chiusura in rialzo per le principali borse europee: la migliore è stata proprio Londra +0,58% a 6.895 punti, seguita da Parigi (+0,49% a 4.786 punti) e Francoforte (+0,33% a 10.891 punti). Il mercato britannico non sembra aver risentito della tensione che si respira a Westminster.
Come potrebbe reagire la sterlina?
Secondo gli analisti, la sconfitta per oltre 200 voti potrebbe vedere la moneta precipitare, ma mai ai livelli degli ultimi due anni e mezzo quando, nel 2017, ha raggiunto quota $ 1,20.
Ore 16.30
“Il voto di stasera è un voto molto importante dalle conseguenze decisive che appartiene al Regno Unito. Non posso commentare qualcosa che non si è ancora svolto, siate pazienti la Commissione parlerà subito dopo”.
Lo ha detto il commissario europeo Pierre Moscovici commentando l’appuntamento londinese.
Le reazioni dall’Ue
Per il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, il rischio di un ritiro disordinato di Londra è “aumentato con il voto di questa sera” e ha chiesto con urgenza, al Regno Unito, di chiarire le proprie intenzioni il più presto possibile, perché il “tempo è quasi finito”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA