Brexit news: l’esodo delle banche dal Regno Unito potrebbe rivelarsi tutta una bufala. Ecco perché la minaccia lanciata dai banchieri britannici non deve allarmare.
Brexit e banche: bufala esodo - L’esodo delle banche dal Regno Unito, dipinto dalle ultime news come uno dei catastrofici effetti della Brexit, potrebbe rivelarsi solo una bufala.
Secondo le news circolate negli ultimi giorni, le banche di piccole dimensioni sarebbero pronte a lasciare Londra già a Natale, mentre gli istituti più grandi sarebbero pronti all’abbandono del Regno Unito all’inizio del prossimo anno.
Tra le società e le banche d’affari che, secondo le ultime news sulla Brexit, sarebbero pronte a lasciare il Regno Unito vi sono anche nomi altisonanti. Tutto questo, però, potrebbe rivelarsi una bufala, ma perché?
Il 23 giugno scorso lo spettro della Brexit ha iniziato ad aleggiare sul futuro del Regno Unito. Le conseguenze di quel referendum sono già state enormi - si pensi alla volontà del 74% dei Ceo del paese di abbandonare la City. Le ultime news avevano dato per scontato un esodo di banche che tuttavia potrebbe rivelarsi soltanto una bufala.
Nulla di vero ci sarebbe, infatti, nelle minacce portate avanti dalle grandi banche dopo la Brexit. Ma qual è stato allora lo scopo di tali dichiarazioni? Davvero l’esodo delle Banche dal Regno Unito dopo la Brexit si rivelerà una bufala? Ecco le ultime news.
Brexit news: banche in fuga? Solo una bufala secondo gli operatori
L’ipotesi di una bufala relativa all’esodo delle banche dopo la Brexit era già iniziata a circolare qualche giorno fa. Sono moltissimi gli operatori che fin dall’inizio della vicenda si sono dimostrati piuttosto scettici. L’avvertimento lanciato dal presidente dell’associazione banchieri britannici potrebbe avere avuto solo fini speculativi secondo alcuni analisti.
Francesco Castelli, responsabile Fixed Income di Banor Capital Ltd., è uno di quegli operatori che si è dimostrato piuttosto dubbioso circa la possibilità di un esodo delle banche dopo la Brexit.
“Non conosco banche o altri operatori finanziari che premeranno il famoso grilletto entro Natale a causa della Brexit. Sarebbe assurdo pensarlo visto che gli effetti reali si conosceranno solo alla fine delle negoziazioni”,
ha affermato. Secondo Castelli l’allarme lanciato dalle banche ha come obiettivo quello di influire sulle scelte del gabinetto britannico.
“La mia impressione è che chi chiuderà nelle prossime settimane attività a Londra lo farà in modo speculativo: taglierà business che sarebbero stati eliminati in ogni caso, spostando sulla politica il peso delle decisioni”.
Brexit news: il perché dell’allarme esodo
Perché le banche avrebbero dunque lanciato tale grido d’allarme? Come abbiamo già sottolineato uno dei motivi principali che ha spinto l’associazione dei banchieri britannici a parlare di esodo delle banche dopo Brexit potrebbe essere stata la volontà di influenzare la politica della May, soprattutto per quel che riguarda i lavoratori stranieri nel Regno Unito. Come ha affermato il già citato Castelli, tuttavia, l’allarme delle banche potrebbe aver avuto un semplice fine speculativo.
Brexit news: perché l’esodo delle banche non ci sarà
“Anche nel caso venisse tolto alle banche e agli operatori finanziari britannici il passaporto europeo, attività come l’investment banking non ne risentirebbero”,
secondo Anna Gervasoni, direttore generale dell’Aifi. Ad essere toccati da una hard Brexit sarebbero soprattutto i grandi fondi di asset management di Londra che hanno comunque già sede legale in Irlanda. Insomma sarebbe sciocco mettere in pratica tutte le misure minacciate dalle banche londinesi, ora che nulla è stato ancora deciso. Il tanto temuto esodo della banche dopo Brexit, contrariamente a quanto affermato dalle ultime news, potrebbe rivelarsi solo una bufala.
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