Allarme Brexit: UE studia azione legale contro Regno Unito. L’indiscrezione

C. G.

10 Settembre 2020 - 07:55

Scoppia il caos sulla Brexit: le novità sui rapporti Londra-Bruxelles fanno tremare

Allarme Brexit: UE studia azione legale contro Regno Unito. L’indiscrezione

Le ultime novità sulla Brexit hanno dipinto un quadro particolarmente funesto riportando anche la sterlina inglese sotto i riflettori internazionali.

Negli ultimi giorni d’altronde i rapporti tra le parti si sono deteriorati nel momento in cui Londra ha iniziato a prepararsi all’eventualità di fallimento dei negoziati, e dunque all’eventualità di un no deal.

In che modo? Proponendo una nuova legislazione accusata però di violare alcune clausole del Withdrawal Agreement trovato con l’Unione europea. La reazione di quest’ultima non si è fatta attendere. Stando alle ultime novità, o meglio indiscrezioni sulla Brexit, Bruxelles potrebbe ora agire legalmente contro Londra. Una notizia, questa, che non ha certamente entusiasmato la sterlina inglese.

Novità Brexit, sterlina frena: causa legale in arrivo?

A riportare gli ultimi sviluppi sulla vicenda è stato qualche ora fa Bloomberg, dopo aver visionato un documento secondo cui l’Unione europea starebbe studiando la possibilità di agire legalmente contro il Regno Unito e contro la decisione di Johnson di rompere l’accordo di divorzio già trovato.

Stando a quanto riportato dal quotidiano, Bruxelles potrebbe muoversi anche prima dell’approvazione parlamentare della nuova legislazione del primo ministro. Novità, queste, che hanno imposto alla sterlina inglese di premere nuovamente sul pedale del freno.

La decisione di Johnson ha scatenato le immediate reazioni dell’UE e quelle dei suoi stessi conservatori tra cui gli ex primi ministri Theresa May e John Major, soprattutto a causa dei timori riguardanti i rapporti con alcune regioni specifiche.

Il disegno di legge sul mercato interno del Regno Unito ieri reso noto consentirebbe ai ministri di ignorare parti dell’accordo sulla Brexit per garantire alle società dell’Irlanda del Nord un accesso illimitato al mercato britannico, potenzialmente sollevando ostacoli al commercio con il resto dell’isola irlandese.

Anche la speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi è intervenuta sulla vicenda tuonando che non ci sarà alcuna possibilità di accordo commerciale UK-USA se Johnson metterà in discussione la pace dell’Irlanda settentrionale.

Nel documento citato da Bloomberg, e già circolato tra i vari Stati dell’UE, la nuova legge è stata definita una chiara violazione delle disposizioni sostanziali dell’accordo di recesso.

La proposta di legislazione britannica, ha continuato Bruxelles, consente esplicitamente che alcune disposizioni abbiano effetto anche se incompatibili con gli impegni internazionali del Regno Unito.

Una violazione di tali obblighi:

“aprirebbe la strada ad azioni legali previste ai sensi dell’accordo di recesso.”

Secondo il documento, una terminato il periodo di transizione (a fine anni) l’UE potrebbe anche attivare il meccanismo di risoluzione delle controversie, che alla fine potrebbe comportare persino sanzioni finanziarie.

Le novità in casa Brexit hanno dipinto un quadro decisamente funesto. La sterlina inglese continuerà a seguire da vicino la vicenda, sperando in una risoluzione pacifica dei negoziati.

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