La Brexit potrebbe essere nuovamente rimandata. Occhio agli sviluppi da Londra
La Brexit sarà rimandata? Sì, secondo quella parte del mercato che ha guardato con crescente scetticismo all’ultimo piano di Boris Johnson.
Il Primo ministro britannico ha cercato di fornire una soluzione all’annosa questione del backstop irlandese, ma si è immediatamente attirato le ire di Dublino.
Più tiepida la risposta di Bruxelles che ha comunque messo dei paletti al piano di Johnson. Le reazioni di disappunto hanno nuovamente rispolverato lo spettro del no-deal. L’unico modo per evitarlo? Rimandare la Brexit ancora una volta.
Brexit rimandata ancora?
Come più volte ribadito da Boris Johnson, il Regno Unito uscirà dall’Unione europea con o senza accordo il prossimo 31 ottobre. Le cose però potrebbero non rivelarsi così semplici per il premier.
Qualche tempo fa, per evitare l’ipotesi di no-deal, il Parlamento britannico ha approvato una legge in grado di costringere Johnson a chiedere un’ulteriore estensione dei termini in caso di mancato compromesso.
Per dirla in altre parole, se Regno unito e UE non riusciranno a comprendersi soprattutto sulla questione del backstop la Brexit sarà rimandata ancora, a meno che il premier e i suoi legali non riusciranno a trovare lacune normative nella legge approvata da Westminster.
Verso nuove elezioni?
L’idea di rimandare la Brexit aprirebbe inevitabilmente le porte ad una nuova tornata elettorale secondo alcuni analisti.
“Una volta assicurata l’estensione in virtù dell’Articolo 50 il conto alla rovescia verso le elezioni generali - da convocare in circa 5 settimane - inizierà quasi certamente,”
ha tuonato James Smith, developed markets economist di ING.
Vale la pena di ricordare che la Brexit è già stata rimandata diverse volte. Dal 29 marzo 2019 i termini sono stati pian piano estesi al 31 ottobre. La cosiddetta deadline verrà spostata ancora?
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