Brexit, ancora impasse: rifiutate le quattro opzioni di piano B

Elisabetta Scuncio Carnevale

01/04/2019

Niente di fatto a Westminster sulla questione Brexit, le quattro opzioni di iniziativa parlamentare sono state bocciate

Brexit, ancora impasse: rifiutate le quattro opzioni di piano B

I parlamentari britannici hanno bocciato le quattro opzioni di piano B, alternative all’accordo sulla Brexit negoziato dal primo ministro Theresa May con Bruxelles.

I risultati del voto sono arrivati intorno alle 23. I legislatori, ancora una volta, non riescono a trovare un punto di incontro sulla questione, prolungando l’impasse politica che sta interessando il Parlamento inglese.

Brexit, niente di fatto nella nuova votazione. Bocciate le 4 opzioni per un eventuale piano B

Una nuova sconfitta era arrivata, nel pomeriggio di oggi, per Theresa May sulla questione Brexit. La Camera dei Comuni aveva approvato con 322 voti contro 277, la procedura per una nuova sessione dei voti indicativi d’iniziativa parlamentare. Il tentativo era quello, poi fallito, di uscire dall’impasse politica e sbloccare, in maniera definitiva, la situazione.

I membri del Parlamento hanno avuto la possibilità di valutare le opzioni di un possibile piano B, al vaglio c’erano una serie di alternative all’accordo sulla Brexit, negoziato dal primo ministro May. Lo speaker John Bercow, nel pomeriggio, aveva ridotto tali opzioni da 8 a 4. I risultati del voto sono stati annunciati, intorno alle 23, al termine dei conteggi.

I parlamentari sono stati chiamati ad esprimersi su quattro opzioni alternative alla proposta di Theresa May.

La prima era un’Unione doganale. Si chiedeva al governo di garantire un piano Brexit che includesse un’unione doganale permanente e globale tra Regno Unito e UE. Tale opzione ha ricevuto 273 sì e 276 no.

La seconda proposta era il Mercato Comune 2.0. Con questa mozione si chiedeva a May & co. che la Dichiarazione politica sulle future relazioni tra Regno Unito e Unione europea fosse rinegoziata in modo che la Gran Bretagna aderisse all’Associazione europea di libero scambio e allo Spazio economico europeo o al Mercato unico. I no sono stati 282 contro 261 consensi.

La terza mozione prevedeva invece un voto pubblico confermativo, ovvero un nuovo referendum. L’opzione ha visto 280 voti a favore contro 292 contrari.

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L’ultima mozione riguardava, invece, la Supremazia parlamentare: consentire ai parlamentari di scegliere una no-deal Brexit o di decidere se revocare del tutto il processo di Brexit. I voti favorevoli sono stati 191. I no 292.

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