Buoni carburante: come funzionano? Agevolazioni fiscali e costi

Rosaria Vincelli

28/04/2016

Buoni carburante o benzina: benefit per clienti e dipendenti. Ecco come funzionano, chi può utilizzarli e quali sono le agevolazioni fiscali ed il loro costo.

Buoni carburante: come funzionano? Agevolazioni fiscali e costi

I buoni carburante o benzina sono dei benefit che le aziende utilizzano a vantaggio di clienti e dipendenti. I buoni carburante, in base alla destinazione per i quali vengono rilasciati, comportano una serie di agevolazioni fiscali. Vediamo meglio come funzionano, quali sono i soggetti che possono utilizzarli, le agevolazioni fiscali che ne derivano ed il loro costo.

Buoni carburante: cosa sono e come funzionano

I buoni carburante o benzina sono dei benefit aziendali erogati a favore di dipendenti e di clienti e possono essere utilizzati dai medesimi direttamente presso il distributore che li ha emessi al fine di effettuare il rifornimento di carburante.

Quanto costano i buoni?
I buoni carburante possono essere sia cartacei che elettronici ed in base alla modalità di emissione hanno un costo variabile.

  • buoni cartacei usa e getta: sono i buoni carburante che hanno minori costi di gestione e sono, quindi, più convenienti;
  • buoni elettronici: questi buoni vengono caricati su carta prepagata ed hanno un costo che dipende dall’emissione della carta e dalla commissione, ma non sono tuttavia soggetti ad ulteriori costi fissi.

Buoni carburante: agevolazioni fiscali

Come abbiamo detto in precedenza, i buoni carburante o benzina utilizzati dalle aziende per gestire le auto aziendali e offerti a dipendenti e clienti possono comportare delle agevolazioni fiscali.

Le agevolazioni fiscali sono diverse, però, in base al destinatario, nello specifico:

  • omaggio per clienti, in questo caso esistono due possibilità in relazione all’importo: a) se di importo pari o inferiore ai 50 euro, sono interamente deducibili; b) se di importo superiore vanno contabilizzati alla voce “costi di rappresentanza” con i limiti relativi alla detraibilità di tali spese, ossia 1,3% dei ricavi fino a 10 milioni, 0,5% dei ricavi per la parte eccedente 10 milioni e fino a 50 milioni, 0,1% dei ricavi per la parte eccedente 50 milioni;
  • benefici dipendenti, in questo caso essi possono essere detratti interamente dall’azienda dai costi IRES. Se poi non superano l’importo di 258,23 euro in un anno (cioè 25 buoni benzina) essi non concorrono nemmeno al reddito IRPEF del lavoratore.

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