Burnout insegnanti: cos’è, sintomi, rimedi e come combatterlo

Federica Ponza

24/04/2017

Si sente spesso parlare del Burnout, una patologia che può colpire gli insegnanti. Ma cos’è davvero? Sintomi, rimedi e come combatterlo.

Burnout insegnanti: cos’è, sintomi, rimedi e come combatterlo

Negli ultimi anni si comincia a parlare del burnout anche per la categoria degli insegnanti e molti potrebbero chiedersi cos’è, quali sono i sintomi, ma anche quali sono i rimedi e come combatterlo. Molti docenti, poi, si chiedono se scegliere la modalità di lavoro part-time possa essere una soluzione e se possa effettivamente aiutare a superare il burnout, riducendo lo stress e ristabilendo la situazione di benessere.

Procediamo con ordine, affrontando tutte le questioni relative all’argomento e cercando di dare un’idea generale di cosa comporti questa patologia e di come superarla.

Iniziamo dalla definizione di burnout, che è una forma di stress determinato dal proprio lavoro che può sfociare in una condizione patologica. Tra le categorie che maggiormente rischiano di soffrire di tale patologia ci sono piloti, figure sanitarie e soprattutto gli insegnanti, in cui si presenta in una frequenza doppia rispetto alle altre categorie.

Il lavoro dell’insegnante, infatti, è logorante e non è inusuale che, a seguito di una condizione protratta ed intensa di stress, il docente cominci ad accusare i sintomi del burnout.

Le conseguenze di questa patologia sono un logoramento psicofisico ed emotivo, che può tradursi in un senso di demotivazione, inefficacia, svuotamento interiore e disinteresse per la propria professione.

Alla luce di ciò, è necessario approfondire l’argomento, proprio per evitare di sottovalutare i sintomi, senza trovare dei rimedi adeguati.

Burnout insegnanti: cos’è e sintomi

Il termine burnout è inglese e può essere tradotto con “bruciato” o “esaurito”: esso infatti è uno stato di esaurimento fisico ed emotivo che deriva dallo stress lavorativo.

Le figure professionali più colpite sono quelle che richiedono un grande investimento personale come medici, infermieri, psicologi, ma anche e soprattutto insegnanti.

La professione dell’insegnante, infatti, negli ultimi anni è stata caratterizzata da un carico di stress crescente, dovuto soprattutto ai forti cambiamenti avvenuti nell’ambiente.

Da una parte, infatti, sono aumentate le aspettative esterne: delle famiglie, della società e del sistema scuola; dall’altra le tante novità che sono state introdotte nel mondo scolastico hanno portato gli insegnanti a dover faticare molto di più per mantenersi al passo, con un notevole dispendio di energie.

A fronte di ciò, dobbiamo pensare anche al fatto che purtroppo è cambiata anche la percezione delle figura dell’insegnante all’esterno, che è diventata più negativa e questo ha creato nei docenti un crescente senso di inadeguatezza e frustrazione.

I sintomi del burnout possono essere diversi, ma i più comuni sono un senso di affaticamento fisico ed emotivo, un atteggiamento distaccato e apatico nelle relazioni con gli altri e un forte sentimento di frustrazione.

Dal punto di vista emotivo tutto ciò può portare a scoraggiamento, difficoltà a concentrarsi, senso di colpa, irritabilità, cinismo e un investimento eccessivo nel lavoro, nonostante la mancanza di energie.

Da punto di vista del lavoro dell’insegnante questo si traduce in una scarsa propensione alla flessibilità nell’attività di didattica e uno scarso entusiasmo nello svolgere la propria professione.

Inoltre, le persone che soffrono di burnout sono anche caratterizzate da aggressività, scarsa iniziativa, assenteismo e aumento dei comportamenti di dipendenza (caffè o sigarette, ad esempio).

Questo tipo di patologia comporta anche dei sintomi fisici quali disturbi intestinali, emicrania, insonnia, scarso appetito, senso di debolezza, allergie e asma.

Da alcune rilevazioni sembra che la patologia sia molto diffusa fra i docenti, dove si registrano oltre 20mila psicotici e 120mila depressi.

Burnout insegnanti: rimedi e come combatterlo

L’unico modo che ha un insegnante per poter combattere un disturbo del genere è quello di ricorrere ad un professionista, attraverso un sostegno psicologico o psichiatrico adeguato.

Il professionista fornirà un aiuto nel reimpostare la propria vita lavorativa, ridimensionando le aspettative e riconducendole ad un piano più vicino alla realtà.

Inoltre, la necessità è anche quella di concentrarsi sugli aspetti positivi del lavoro e aiutandolo a curare interessi esterni al mondo del lavoro.

Questo perché una delle caratteristiche del burnout è proprio quello di sovrastimare la dimensione lavorativa nella definizione della propria vita e della propria individualità.

Il fenomeno, però, oltre ad essere affrontato a livello individuale, dovrebbe essere fronteggiato a livello sociale, con interventi anche sul sistema scolastico al fine di tenere sotto controllo lo stato psico-fisico dei docenti.

Inoltre, potrebbe essere utile prevedere seminari o conferenze sul tema per permettere ai docenti di riconoscere il disturbo al momento dell’insorgenza e porre rimedio per tempo.

Burnout insegnanti: il part-time è una soluzione?

Gli specialisti ritengono che scegliere il part-time possa essere un palliativo per alleviare la condizione di stress che porta i docenti ad accusare i sintomi del burnout.

Uno dei problemi principali di questa patologia, infatti, è il fatto di sovrastimare il peso e l’importanza del lavoro nella vita dell’individuo.

Scegliere una modalità di lavoro part-time, dunque, aiuta a ridurre il carico psicologico che il docente deve sostenere e potrebbe anche ridurre i sintomi.

Detto ciò, purtroppo bisogna essere consapevoli che questa situazione richiede un trattamento psicologico o psichiatrico mirato e che è sempre bene rivolgersi ad uno specialista, per affrontare al meglio la patologia e tornare a stare di nuovo bene.

Il primo passo, quindi, è ammettere di avere un problema e decidere di rivolgersi a chi ha i mezzi e le conoscenze per affrontarlo al meglio, senza indugiare in stati di sofferenza prolungati che potrebbero causare l’insorgenza di situazioni cliniche più complicate.

Per approfondire l’argomento vi consigliamo di leggere il libro Lo stress dell’insegnante. Strategie di gestione attiva

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