Canale di Suez, come evitare un altro caso Ever Given? La soluzione (forse) c’è già

Pierandrea Ferrari

31 Maggio 2021 - 15:13

Le autorità egiziane stanno provvedendo ad allargare il Canale di Suez, uno dei principali snodi marittimi del mondo, per impedire che un’altra portacontainer finisca per incagliarsi. Ma basterà?

Canale di Suez, come evitare un altro caso Ever Given? La soluzione (forse) c’è già

Torna sotto la lente il Canale di Suez, snodo marittimo balzato lo scorso marzo agli onori della cronaca internazionale dopo che il portacontainer panamense Ever Given aveva finito per incagliarsi lungo la sua rotta, bloccando per giorni il commercio nell’unico tratto che collega l’Oceano Indiano al Mar Mediterraneo.

Le autorità egiziane, che tra l’altro avevano avanzato una richiesta di risarcimento da 1 miliardo di dollari per i danni economici e reputazionali subiti con il blocco, hanno scelto la soluzione dell’allargamento del Canale per scongiurare un altro caso Ever Given. Basterà?

Canale di Suez, come evitare un altro caso Ever Given? La soluzione (forse) c’è già

I lavori, in corso da metà maggio, porteranno ad una estensione di 40 metri della larghezza del Canale, mentre il fondo raggiungerà una profondità di circa 22 metri, contro gli attuali 20,1. Anche la seconda linea aperta nel 2015, lungo i due Laghi Amari, verrà prolungata di 10 chilometri.

L’obiettivo è “la massimizzazione dell’efficienza del Canale e l’accorciamento del tempo di passaggio delle navi, migliorando anche la sicurezza nella navigazione”, ha commentato in un comunicato stampa SCA, voce del Governo centrale a Suez.

D’altra parte, le obiezioni sulla tenuta di lungo termine di questa soluzione non mancano. Ad esempio, il docente di storia marittima della Campbell University Sal Mercogliano, pur sottolineando come l’allargamento del Canale sia “una mossa astuta”, si è chiesto se un passaggio ancora più grande non finirà per portare ad un ritocco delle dimensioni dei cargo e dei portacontainer, rendendo di fatto inutili i lavori.

Il dubbio è lecito, perché nel corso degli ultimi 50 anni gli armatori hanno aumentato la capacità di carico delle grandi navi del 1500%, incrementando i margini di profitto ma rendendo obsolete prima del tempo le infrastrutture marittime. E le probabilità che questa corsa alle maxi-dimensioni continui, come riflesso dell’ingrandimento del Canale, sono tutt’altro che minime.

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# Egitto

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