Quando è obbligatorio il guinzaglio al cane e cosa si rischia senza: regole nei parchi, in campagna, in montagna e condominio.
I cani devono portare il guinzaglio - e talvolta la museruola - nel caso contrario il padrone rischia la multa, oltre a rispondere dal punto di vista civile e penale per gli eventuali danni causati dall’animale.
Dove è obbligatorio il guinzaglio e quando si può sciogliere il cane (ad esempio in campagna, nei boschi e in montagna)? In questa guida risponderemo ai dubbi più comuni sull’utilizzo del guinzaglio, con le rispettive sanzioni.
CANE SENZA GUINZAGLIO: COSA SI RISCHIA
Quando è obbligatorio il guinzaglio per i cani?
Per portare il cane a spasso è sempre obbligatorio il guinzaglio, anche se si tratta di un cucciolo, di un animale di piccola o piccolissima taglia e se innocuo. Quando è obbligatorio il guinzaglio è indicato nell’ordinanza del 6 agosto 2013 del Ministero della Salute che prevede:
“utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni.”
Per quanto riguarda le aree extraurbane non esiste una norma generale sul guinzaglio dei cani, quindi, bisogna attenersi a quanto stabilito dalle leggi regionali, dove presenti in materia.
In ogni caso, a prescindere dal divieto espresso, i padroni dei cani sono sempre responsabili ex articolo 672 del Codice penale per i danni causati dall’omessa custodia o dal mal governo dei propri animali, principio ribadito dalla Corte di Cassazione in più occasioni.
Esistono poi delle deroghe all’obbligo del guinzaglio. Ad esempio sono esonerati i cani delle Forze dell’ordine, della protezione civile, i cani guida per i non vedenti e da gregge.
Cosa rischia chi porta il cane senza guinzaglio
La multa per chi porta a spasso il cane senza guinzaglio nelle aree urbane e nei parchi pubblici va da 50 euro, nella misura minima, fino a 300 euro se il cane si trova in una zona espressamente vietata agli animali.
Oltre alla sanzione amministrativa, il padrone del cane senza guinzaglio risponde anche sul lato penale se l’animale lasciato in libertà causa dei danni a cose e persone. Lo stesso vale anche per i danni causati dall’animale lasciato in custodia ad una persona inesperta, anche se munito di guinzaglio.
Quando il cane può stare senza guinzaglio?
La normativa in esame prevede che si possano lasciare i cani senza guinzaglio nelle “aree extraurbane” vale a dire in campagna e in montagna (ma non all’interno di parchi nazionali e zone protette). In queste aree i padroni possono scogliere gli amici a 4 zampe, a meno che non vi siano specifiche ordinanze regionali che lo vietano.
Cane senza guinzaglio in condominio: cosa dice la legge
I regolamenti di condominio che vietano agli inquilini di avere un cane sono nulli e lo sono anche quelli che impediscono ai cani di circolare nelle parti comuni come giardini e cortili di pertinenza dell’edificio.
Naturalmente i padroni sono sempre responsabili, sia dal punto di vista civile che penale, dei danni a cose e persone cagionati dal proprio animale e devono raccoglierne i bisogni.
Riguardo all’obbligo di mettere il guinzaglio in condominio, la Giurisprudenza parla chiaro: le parti comuni del condominio (ascensore, scale, ingresso e giardino) sono equiparate ai “luoghi pubblici”, pertanto il guinzaglio è sempre obbligatorio, a prescindere dalla taglia del cane.
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