Alle elezioni europee 2019 CasaPound farà il suo esordio per quanto riguarda il voto continentale: chi sono i candidati in lista, il programma e cosa hanno detto i sondaggi prima dello stop.
Scalda i motori CasaPound in vista delle imminenti elezioni europee 2019 di domenica 26 maggio. Il patto sancito con l’Alleanza Europea Movimenti Nazionali, guidata dall’ungherese Bela Kovacs, ha permesso di poter evitare la raccolta firme e così di essere presente per la prima volta in questo contesto comunitario.
Guardando i candidati in lista, a guidare CasaPound che si presenta in alleanza con Destre Unite sarà sempre il leader Simone Di Stefano che sarà il capolista in tutte e cinque le circoscrizioni.
Per superare lo scoglio del superamento della soglia di sbarramento del 4% palesato dai sondaggi delle scorse settimane, CasaPound ha preparato un programma elettorale che si basa sull’uscita dell’Italia dall’Unione Europea.
Leggi anche la GUIDA ALLE EUROPEE 2019
Elezioni europee casaPound: candidati e alleanze
Inizialmente la presenza di CasaPound in queste elezioni europee era a rischio, visto che il partito per essere presente in tutte e cinque le circoscrizioni avrebbe dovuto raccogliere in totale 150.000 firme.
Problema questo che è stato risolto stringendo un patto con l’Alleanza Europea Movimenti Nazionali dell’ungherese Bela Kovacs, con tanto di richiamo anche nel simbolo che è stato presentato.
Grande novità è anche l’alleanza con il Movimento Destre Unite, anche questa ben visibile nel simbolo, con tanto di presenza del segretario nazionale Massimiliano Panero al momento della consegna al Viminale.
Questi sono i candidati di CasaPound nelle liste riguardanti le cinque circoscrizioni.
Nord-Ovest
- Simone Di Stefano
- Angela De Rosa
- Massimiliano Panero
- Elisabetta Berta
- Ronni Bottazzi
- Lorenzo Cafarchio
- Sergio Carù
- Cristina Cassarin
- Allegra Cavalli
- Paolo Cianalino
- Giuseppe Lauria
- Patrizia Liberale
- Adriana Mantoan
- Marco Mori
- Morena Pollini
- Marco Racca
- Stefano Scopacasa
- Lucia Siciliano
- Giulia Zenesin
Nord-Est
- Simone Di Stefano
- Elisabetta Uccello
- Andrea Bonazza
- Roberto Bussinello
- Carlo Andrea Cardona
- Francesco Clun
- Rosa De Nunzio
- Claudio Gagliano
- Stefania Marcante
- Pierpaolo Mora
- Marco Mori
- Giulia Pilloni
- Katia Portaro
- Maurizio Puglisi
- Monica Tess
Centro
- Simone Di Stefano
- Carlotta Chiaraluce
- Sara Benigni
- Piergiorgio Bonomi
- Sergio Fucito
- Elisa Gasparroni
- Arianna Grandinetti
- Cristina Iacovacci
- Giampiero Joime
- Giuseppe Lavalle
- Nunziata Provitina
- Chiara Romano
- Michele Sgariglia
- Augusto Sinagra
- Claudio Taglia
Sud
- Simone Di Stefano
- Emanuela Florino
- Luigi Catalano
- Laura Cavaliero
- Cira De Falco
- Pierfrancesco Di Salvo
- Vincenzo Iorio
- Antonio Laveglia
- Felice Lecciso
- Claudia Pagliariccio
- Lucia Picicci
- Antonio Pocchia
- Raffaella Tandoi
- Giuseppina Tesoriero
Isole
- Simone Di Stefano
- Rosamaria Volcan
- Francesca Caria
- Giusy Morello
- Giuliana Pinna
- Pierluigi Reale
- Vittorio Susinno
- Luca Virdis
Lo storico leader Simone Di Stefano sarà il capolista in tutte e cinque le circoscrizioni. Tra gli altri candidati spiccano l’avvocato e scrittore Marco Mori, l’ex generale della Folgore Sergio Fucito, l’ex magistrato Augusto Sinagra e l’economista Giampiero Joime.
Il programma
“Noi abbiamo chiaro quello che vogliamo: uscita dell’Italia dall’Ue e ritorno alla sovranità monetaria che erano già i primi punti del nostro programma delle elezioni politiche. Non ci candidiamo per cambiare l’Ue dall’interno perché è impossibile ma per affondarla perché ormai è una prigione”.
Ha le idee molto chiare CasaPound in merito alle elezioni europee, con il partito che ha annunciato la sua volontà di esserci per provare a portare propri rappresentanti in Europa.
“Vogliamo andare a Bruxelles - ha sottolineato il leader Simone Di Stefano - per portare quei temi abbandonati da Salvini e Di Maio. A partire dall’uscita dall’euro e dalla UE, che riteniamo l’unico modo per riprenderci la nostra sovranità. Fuori da questa UE che è una prigione c’è un mondo, l’Italia potrà essere il Giappone d’Europa”.
L’obiettivo principe del programma di CasaPound appare quindi essere molto chiaro: una sorta di Italexit in stile Regno Unito, con l’Italia fuori dall’Unione Europea e dall’euro.
Qui il PROGRAMMA COMPLETO DI CASAPOUND PER LE EUROPEE 2019
I sondaggi
CasaPound il prossimo 26 maggio per la prima volta prenderà parte alle elezioni europee. Per poter sbarcare a Strasburgo e Bruxelles, la lista però dovrà superare la soglia di sbarramento del 4%.
Alle elezioni politiche del 2018, CasaPound al suo esordio ottenne lo 0,95%. Un risultato alla fine al di sotto delle aspettative del partito di Di Stefano, specie dopo i buoni numeri ottenuti nelle varie tornate delle scorse elezioni amministrative.
In merito a queste elezioni europee, un sondaggio di inizio aprile realizzato dall’istituto Ixé andrebbe ad attestare CasaPound allo 0,8%, quindi una percentuale di poco inferiore rispetto a quanto preso alle politiche.
Con la soglia di sbarramento che sembrerebbe essere fuori dalla portata, l’obiettivo di CasaPound potrebbe essere di cosneguenza quello di migliorare il risultato del 2018, anche perché le europee si terranno in concomitanza con il primo turno delle elezioni amministrative, appuntamento questo su cui il partito di destra punterebbe invece molto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA