Cellulare a scuola: diventa vietato? Quando scattano sequestro e sospensione

Teresa Maddonni

16/07/2021

Il cellulare a scuola potrebbe essere vietato da settembre con la decisione dei presidi di rivedere i regolamenti interni agli istituti. Quando scattano il sequestro del dispositivo e la sospensione?

Cellulare a scuola: diventa vietato? Quando scattano sequestro e sospensione

Cellulare a scuola: diventa vietato dai presidi che pensano al rientro a settembre. Ma per chi usa il cellulare a scuola quando scattano sequestro e sospensione?

Il problema potrebbe riguardare coloro che usano il cellulare in classe laddove già esistono delle indicazioni del Miur di una circolare tuttavia abbastanza datata e che non si esclude possa comunque essere aggiornata, magari con circolari interne agli stessi istituti redatte dai singoli presidi.

Ancora non è certo, ma i dirigenti scolastici d’Italia si stanno organizzando perché da settembre scatti il divieto dell’uso del cellulare in classe come anche delle chat quindi rivedendo i regolamenti interni.

Dopo un anno e mezzo di didattica a distanza è necessario che la tecnologia durante le ore di lezione in presenza venga abbandonata, anche se per alcuni presidi resta ancora uno strumento importante di supporto alla didattica.

I risultati delle prove Invalsi 2021 hanno già messo in evidenza che la pandemia, e quindi la didattica a distanza, ha avuto pesanti ripercussioni sugli apprendimenti con un calo rispetto al 2019.

L’uso del cellulare, in caso di divieto a scuola, potrebbe avere ripercussioni gravi per gli studenti.

Cellulare a scuola diventa vietato? La posizione dei presidi

Il cellulare a scuola potrebbe diventare vietato da settembre sebbene ogni preside deciderà poi per il proprio istituto.

La posizione di molti presidi tuttavia è chiara nel bandire l’utilizzo del cellulare non tanto a scuola ma in classe anche per ricerche e chat con lo scopo anche di evitare episodi di bullismo con riprese video.

L’appello a vietare il cellulare arriva dal presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, Mario Rusconi.

A spiegare la posizione dei presidi al Messaggero è la preside del liceo Mamiani di Roma, Tiziana Sallusti:

“Dobbiamo tornare alla normalità, se troviamo un ragazzo che copia da internet durante il compito, ritiriamo il foglio e mettiamo 2. Per questo chiederemo a tutti correttezza, lasciando il telefonino spento nello zaino.”

Il cellulare quindi, secondo la posizione di questa preside, si potrà portare a scuola, ma sarà vietato in classe. Per qualche altro preside resta invece uno strumento necessario per la didattica, anche in presenza, e per questo non può essere vietato, ma occorre inserire dei regolamenti che ne disciplinino l’uso corretto. I dirigenti scolastici sono pronti a rivedere per settembre i regolamenti interni all’istituto per il divieto del cellulare a scuola.

Sempre al Messaggero la preside dell’istituto Ambrosoli di Roma, Anna Messine ha dichiarato che il divieto vale anche per gli insegnanti.

“Il telefonino non serve in classe, a scuola infatti abbiamo tutti i dispositivi necessari per fare lezione.”

La preside annuncia che chi userà il cellulare a scuola durante le lezioni contravvenendo al divieto avrà delle conseguenze:

  • comunicazioni alle famiglie;
  • sanzioni;
  • note disciplinari;
  • voto in condotta sotto il 6 che ha come conseguenza la bocciatura.

Il riferimento, specie in questo ultimo caso, è agli eventuali atti di bullismo che possono manifestarsi anche attraverso l’utilizzo del cellulare e delle riprese video.

Quando si rischia invece la sospensione e quando il sequestro se il cellulare viene utilizzato a scuola?

Come annunciano i presidi la sospensione potrebbe scattare quando l’uso del cellulare è legato a episodi di cyberbullismo.

Cellulare a scuola vietato: quando scattano sequestro e sospensione

Attualmente esistono dei regolamenti interni agli istituti voluti dai presidi che spiegano quando scattano sequestro e sospensione.

In verità i presidi recepiscono una circolare del Miur del 2007 un po’ datata, ma che è chiara e ancora valida nel fornire indicazioni per i regolamenti da adottare in merito all’uso del cellulare.

La circolare del Miur n.30 del 2007 vieta l’utilizzo in classe del cellulare per scopi non didattici riconoscendo la necessità di ciascuna istituzione scolastica di dotarsi “di un regolamento di istituto che declini e traduca, in maniera adeguata ed efficace, i principi fissati dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, in base alle specifiche esigenze della comunità scolastica, prestando particolare attenzione all’individuazione di un repertorio di sanzioni volte a garantire, con il massimo rigore, l’effettivo rispetto delle regole poste a presidio del valore della legalità e di una corretta convivenza civile.”

La circolare prevede che la scuola adotti un sistema di punizione per gli studenti commisurato alla gravità del venir meno alla regola del divieto di uso del cellulare. La scuola è quindi chiamata ad attivare percorsi di recupero dello studente.

La sospensione, come abbiamo anticipato, può avvenire nei casi più gravi in cui l’uso del cellulare possa essere legato a episodi di cyberbullismo con possibilità anche di bocciatura, Anche il sequestro del cellulare a scuola può avvenire durante le lezioni se il regolamento lo prevede.

Il Garante della privacy quando si è pronunciato in merito ha stabilito che il cellulare si può vietare agli studenti in classe, ma non si può impedire loro di portarlo a scuola. Il sequestro del cellulare è illegittimo se non viene restituito al termine della lezione, come lo è anche quello preventivo.

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# Scuola

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