Certificazione Unica pensioni online sul sito Inps. Ecco come scaricarla e perché è importante.
Nella serata di giovedì 14 marzo nell’area personale del sito Inpscer è stata pubblicata la Certificazione Unica 2024, documento utile anche per i pensionati in quanto riepiloga l’importo dei trattamenti percepiti nel corso del 2023 comprese le trattenute fiscali e le detrazioni applicate.
La Certificazione Unica oltre a essere un importante documento riepilogativo è anche utile ai fini del prossimo adempimento fiscale a cui saranno chiamati ad assolvere gran parte dei contribuenti, la dichiarazione dei redditi.
Dalla Certificazione Unica della pensione, come pure di altri trattamenti assistenziali erogati dall’Inps, emergono infatti quelle informazioni necessarie per capire ad esempio se si è obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi o se comunque è consigliato farlo. Qui, infatti, è indicata la capienza Irpef, importo sul quale si può intervenire grazie alle detrazioni previste in modo da recuperarne perlomeno una parte.
Vediamo dunque come scaricare la Certificazione Unica della pensione (ex modello Cud) nonché quali sono le informazioni che vi si trovano all’interno che possono essere d’aiuto al pensionato per capire se conviene o meno presentare dichiarazione dei redditi.
Pensioni, cos’è la Certificazione Unica e cosa c’è scritto
Ogni anno l’Inps, in qualità di sostituto d’imposta, ha l’obbligo di rilasciare ai percettori di pensione la Certificazione Unica e a trasmetterla telematicamente all’Agenzie delle entrate. Un documento che, come anticipato, è essenziale ai fini della dichiarazione dei redditi.
La CU, infatti, è determinante ai fini della dichiarazione annuale dei redditi, in quanto contiene informazioni essenziali come i redditi percepiti e le ritenute fiscali effettuate dal sostituto d’imposta per conto del titolare della prestazione.
Ci sono tante certificazioni quanti sono i sostituti d’imposta avuti nel corso dell’anno. Ad esempio, chi percepisce una pensione dall’Inps ma nel frattempo è anche un lavoratore dipendente, avrà due CU, una appunto rilasciata dall’Istituto e recante le informazioni sui redditi da pensione e l’altra invece emessa dal datore di lavoro con le indicazioni riguardo ai redditi da lavoro.
Ricordiamo che i redditi indicati nella Certificazione Unica sono quelli percepiti nell’anno precedente a quello in cui il documento viene emesso; di conseguenza, nella CU 2024 prodotta dall’Inps ci sono le informazioni riferite alla pensione percepita lo scorso anno.
Nel dettaglio, le pagine che interessano al pensionato sono quelle che vanno dalla 2 alla 7 (la prima è dedicata ai dati anagrafici). I punti da tenere sotto osservazione sono perlopiù i seguenti:
- punto 3 pagina 2: qui sono indicati i redditi da pensione percepiti nel corso del 2023;
- punto 7 pagina 2: dove vengono indicati i giorni in cui si è usufruito delle detrazioni per reddito da pensione;
- punto 21 pagina 2: qui è specificato l’importo delle ritenute Irpef, il quale è pari all’imposta lorda (indicata nel punto 361 della stessa pagina) da cui sono state sottratte le detrazioni spettanti (punto 374, sempre di pagina 2).
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Come leggere la Certificazione Unica 2024 (CU)
Come capire se bisogna fare la dichiarazione dei redditi
Come prima cosa è bene sottolineare che la dichiarazione dei redditi è obbligatoria quando c’è più di una Certificazione Unica riferita all’anno solare precedente, a patto ovviamente che da entrambe risultino dei redditi soggetti a imposta.
Diversamente, se la CU è una sola e quindi non sono presenti più sostituti d’imposta sta al pensionato scegliere il da farsi. Ad esempio, se pensa che può usufruire di altre detrazioni oltre quelle applicate dall’Inps direttamente nel cedolino (qui l’elenco di tutte quelle di cui si può fruire quest’anno) e c’è abbastanza capienza Irpef (punto 21 della pagina 2), allora l’invio della dichiarazione dei redditi è sicuramente consigliato.
Certificazione unica pensioni: come scaricarla
Ci sono diversi modi per consultare e scaricare la CU 2024 emessa dall’Inps nei confronti dei titolari delle prestazioni pensionistiche, previdenziali e assistenziali e a sostegno del reddito.
Ad esempio, la certificazione unica è disponibile nell’area personale MyInps, accessibile solamente per coloro in possesso delle seguenti credenziali:
- Spid;
- Cie;
- Cns.
Il percorso da seguire per scaricare la certificazione unica della pensione online è il seguente: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Certificazione unica 2024 (Cittadino)”.
In alternativa potete cliccare qui.
Oltre alla versione desktop, vi è anche la possibilità di visualizzare e scaricare la certificazione unita attraverso l’apposito, e omonimo, servizio disponibile all’interno dell’applicazione Inps mobile, scaricabile su smartphone e tablet con sistemi operativi Android e iOS.
Ci sono poi delle modalità alternative per scaricare la certificazione unica:
- rilascio cartaceo presso il servizio di prima accoglienza Inps. Si ricorda che prima di recarsi presso una delle sedi territoriali presenti sul territorio è necessario prendere appuntamento;
- invio per mezzo di Pec. La richiesta va presentata all’indirizzo richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it corredata di copia del documento d’identità in corso di validità del richiedente;
- rivolgendosi a un istituto di patronato, a un centro di assistenza fiscale (CAF) o a un qualsiasi professionista compreso tra quelli abilitati all’assistenza fiscale o alla presentazione delle dichiarazioni reddituali in via telematica;
- attraverso il Canale utenza fragile, servizio rivolto agli utenti fragili (disabili e anziani), che hanno difficoltà a recarsi presso gli sportelli Inps.
- vi è poi la possibilità di richiedere la spedizione della certificazione unica alla residenza del titolare, o comunque dell’erede. Per la richiesta bisogna chiamare il numero verde dell’Inps o in alternativa scrivere una mail a richiestacertificazioneunica@inps.it.
Qualora la richiesta di certificazione unica venisse presentata da un soggetto terzo delegato, sarà necessario allegare i seguenti documenti:
- fotocopia di un proprio documento d’identità;
- fotocopia di un documento d’identità del delegante.
Nel caso di richiesta presentata dagli eredi, invece, va corredata di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, con la quale il richiedente deve attestare la propria qualità di erede, oltre ovviamente alla fotocopia del proprio documento di riconoscimento in corso di validità legale.
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