Ciclo Lunare e Timing dei Mercati Finanziari

Fabio Longo

18 Giugno 2010 - 11:28

Ciclo Lunare e Timing dei Mercati Finanziari

Da qualche anno a questa parte le teorie di astrofinanza hanno avuto una notevole accelerazione come trading system non convenzionale. Obiettivo di queste teorie è quasi esclusivamente la definizione di timing di riferimento utili a prevedere fasi di trend e di reverse dell’andamento dei mercati finanziari ed in particolare di indici e prodotti finanziari.

Fra queste teorie c’è quella del Siderografo di Bradley, già discussa o quanto meno introdotta almeno superficialmente in questo corso di borsa, ma nel Web si parla di numerose altre teorie come quelle legate alle macchie solari, al ciclo di Marte, al ciclo Lunare, fino ad arrivare alle configurazioni astrali. Nel corso del tempo sarà mia cura esplorare e commentare queste teorie e censirle in un’opportuna sezione di questo corso.

Premesse

Nei secoli scorsi alcuni scienziati ed in particolare Fourier avevano iniziato un percorso di studio per capire se il pianeta Luna avesse delle influenze sull’uomo come estensione di influenze accertate o presunte in altri ambiti. Tuttavia la mente Fourier (chi ha studito Fisica o Matematica potrà condividere la con me la sua grandezza) non riusci a provare l’influenza sulla biologia umana nonostante il «tessuto probante» fosse più che ricco e ben documentato nei suoi scritti. Conservo alcune letture del tempo del liceo, quando mi dedicai a queste cose in quanto interessato all’influenze della Luna per quanto concerne l’amore, ossia se la fase Luna potesse motivare i cambiamenti nell’attrazione sessuale o sentimentale delle persone. Ma Fourier sicuramente non mi fù d’aiuto.

Per quanto concerne l’approccio scientico gli influssi ad oggi scientificamente accertati sono:

- le maree, derivate dalla forza gravitazionale
- le maree atmosferiche, ossia come quelle dei mari ma relative all’atmosfera
- le maree terrestri, come quelle dei mari ma relative alla superficie del globo, sempre derivate dalla forza gravitazionale
- i tropismi, ossia «movimenti» delle specie vegetali derivate dal fenomeno di illuminazione notturna nelle fasi di luna piena come risultato della luce riflessa dal pianeta sulla terra e nei mari.

Non sono invece scientificamente provate altre correlazioni presunte ed enfatizzate dal credo popolare quali:

- sviluppo vegetale in funzione di quanto avvenga la semina. Questa risultanza ha del clamoroso in quanto le tradizioni contadine/agricole non hanno affatto un fondamento precisamente scientifico.
- influssi di carattere meterologico e tellurico (terromoti)
- influssi sulla biologia umana (il mito del «lunatico» o del «vampiro»)

Non riporto altre considerazioni di merito in quanto tutto ciò evade dallo scopo di questo articolo. Resta chiaro, tuttavia, che la prova scientifica è mancante su gran parte delle correlazioni millantate nelle tradizioni. E quindi evidente come la tradizione popolare abbia creato attorno al pianeta luna quel senso di mitologia, magia, fascino, mistero. Essenzialmente il fatto che questo pianeta sia il più concretamente visibile all’uomo e che il suo cambiamento (relativo rispetto alla posizione della terra) sia immediatamente percepibile, ha motivato una serie di fantasie e di ipotesi tese ad affermare che la Luna possa avere concreti influssi con le «cose terrene», in particolare con il comportamento dell’uomo.

E’ proprio questa influenza che motiva principi di astro-finanza in quanto i mercati finanziari sono mossi della mano dell’uomo.

L’evidenza del back-test

Supporre che la Luna possa spiegare i movimenti del mercato non significa necessariamente affermare che ad ogni cambio di luna, o di porzione del ciclo, si abbia un cambio di trend sui mercati. Volendo dare a questa teoria tutte le possibilità perchè possa funzionare, è doverso ipotizzare che la Luna possa definire dei setup temporali (impostazioni dei trend) che appunto implicheranno un trend nella direzione indicata dal setup stesso. E’ lo stesso concetto che si applica un po in tutte le teorie di timing, anche fossero i Fibonacci Timing, i cicli di Marte e così via, dove si osserva il setup ed in base a quello si predice il movimento futuro fino alla successiva scandenza temporale. Certamente laddove ci fosse una correlazione fra setup ed il trend del mercato, il valore predittivo della toeria non sarebbe propriamente eccezionale in quanto non prevederebbe a priori l’andamento dei corsi, ma aspetterebbe delle evidenze per definire il futuro. Ma già sarebbe un risultato notevole.

Per quanto concerne la definizione dei setup si guarda al solito alle divisioni importanti del ciclo lunare, ossia 1/2 ciclo lunare od addirittura ai quarti del ciclo lunare per coloro che insistono su time frame brevi. In ogni caso questa teoria dei mercati finanziari è di timing lineare. In merito a questo, studi a carattere scientifico hanno dimostrato che la ciclicità dei mercati finanziari non è affatto lineare, ossia i cicli dei mercati non sono lineari ed hanno invece spiccate caratteristiche di non linearità, di auto-somiglianza e di trend-reinforcing che ben si addicono a modelli di mercato frattale. Questa è un risultato scientifico inopinabile. Si possono trovare evidenze di tesi o di studi post-universitari anche su WEB. Fra questi si dimostra che Timeframe lineari lunghi (es mesi) possono però adattarsi meglio (meno errori) di quanto possa fare un ciclo breve (settimane/giorni).

Detto questo, come considerazione generale, di seguito è riportata l’evidenza sulle quotazioni (meglio dire quote) dell’indice FTSE/MIB nel periodo 2008-2010. Il setup scelto è quello fra luna piena e luna nuova, quindi mezzo ciclo lunare. Scomporre infatti il ciclo in più parti , ad esempio 4 parti (ossia mezza luna calante o crescente) od addirittura 8, produrrebbe una numerosità di set-up, con frequenza settimanale od addirittura ogni 3 giorni, che ovviamente è «banale» dal momento in cui:

- più frequenti sono i setup più corto è il trend, quindi più corto sarà l’intervallo temporale per operare sul mercato: ossia la teoria non è particolarmente utile.
- definire un setup ogni 3-7 giorni solari non sarebbe affatto cercare l’attinenza con il ciclo lunare (luna piena e luna nuova) ma sempliciemente con il calendario solare e con l’analisi delle candlestick.

Nella figura ho evidenziato in nero le lune piene ed in bianco le lune nuove. Laddove il cambio di luna fosse nel weekend, ho scelto il giorno più vicino al venerdì od al lunedì, ossia all’apertura del mercato.

Nella figura di sotto ho scelto lo zoom su un periodo particolare, quello dei minimi del 2009 dove il mercato è stato fortemente direzionale, sempre nel tentativo di aiutare la teoria a mostrare delle evidenze di predict. Più in dettaglio il setup viene definito dalla candela del giorno di cambio della luna od anche dalla giornata successiva (sempre volendo aiutare la teoria) e si definisce:

- Successo (S) = termine del ciclo in linea con il setup, ossia setup bull e fine della porzione ciclica ai massimi del periodo. Viceversa per il caso bear
- Fallimento (F) = termine del ciclo non in linea con il setup, ossia setup bull e fine della porzione ciclica che non è ai massimi del periodo. Analogamente per il caso bear

Il numero dei fault è notevolmente più alto di quello dei successi. Su tutto il periodo di osservazione di cui alla figura precedente la percentuale di successi è circa del 50%, sempre con l’assunzione di forzare la lettura dei trend (alle candele precedenti o successive rispetto quella nominale) in modo da far funzionare questa teoria. Un predict del 50% equivale ad un comportamente randomico, in quanto non vi è nessuna correlazione, come tirare un dato e vedere quanti pari e quanti dispari usciranno.

Alcune osservazioni importanti:

- Scelta del Setup. E lecito domandarsi se sia giusto che i setup debbano partire con la luna piena e nuova. In altre parole perchè non farli partire ad 1/4 e 3/4 del ciclo ? Ebbene nonostante l’influenza lunare dovrebbe manifestarsi nei cambi di luna (altrimenti che influsso sarebbe ?), anche concedendo a questa teoria la partenza al quarto di luna e termine ai 3/4, nulla cambia nella sostanza. Grossomodo vanno in successo quelli che prima andavano in fallimento, ciò si deduce direttamente osservando la serie storica (ossia senza deduzioni matematiche dovute dallo sfalzamento lineare della percentuale di successo del 50% di quella sulle lune piene e nuove). Basta fare una prova
- Moltiplicazione dei setup: imponendo dei setup ogni 7 giorni (circa), quindi ad ogni quarto lunare, è chiaro che si aumentano le possibilità di trovare un match con i trend perchè difficilmente un trend arriva integro in 15 giorni solari, circa 10 giorni di borsa, che sono tanti per un micro-trend. E’ più probabile che il trend perduri per 7 giorni solari, dunque una settimana di borsa. Nonostante quest’ennesima concessione non cambia la sostanza pur incrementando la percentuale di successo del predict, leggermente superiori a quella dei cicli di metà. Qui però le cose si complicano perchè non raramente i setup cadono nel weekend e la scelta del giorni di setup (lunedì o venerdì) unita alla tolleranza di 1 giorno di borsa aperte, fa accorciare o diminuire il timeframe anche di 4 giorni solari, rendendo facilmente accomodabile il oredict di questa teoria e quindi il suo sostenimento. Nonostante questo non si ha comunque un predict di successo che vada oltre il 60%, come facilmente evincibile immaginando nella figura qui di sopra di mettere una linea «gialla» fra quella bianca e quella nera. Chi non vuole immaginarlo può perderci un’oretta a disegnare le linee dei quarti, anche «barando» a piacere ossia mettendo le linee gialle a posteriori per spiegare il trend già avvenuto.

Queste considerazioni si estendono anche ad altri indici.

Conclusioni

Il modello di astro-finanza su descritto innanzitutto non ha nessuna capacità predittiva a priori, definisce infatti un modello di trend-following in particolare delle date di osservazione dove non è pre-definito il verso del mercato.

Inoltre l’analisi dimostra, direi inconfutabilmente, la poca capacità di predizione appunto del trend-following, con predict praticamente inesistenti pur forzando a comodità della teoria la scelta dei giorni di setup qualora questi avvengono nei giorni di borsa chiusa. Nulla di magico quindi, davvero nulla. Anche la moltiplicazione dei setup che genera micro-trend più facilmente adattabili a interpretazioni del movimento, a posteriori (per via di una brevissima durata degli stessi cicli teorici) non evidenzia match di rilievo con l’andamento dei mercati.

E’ invece indubbio che si stia instaurando una vera e propria «moda» sui modelli di astro-finanza, ed in genere quelli delle teorie non convenzionali, spesso abbinate ad atteggiamenti di millantate capacità predittive come quelli da Sacerdoti detentori della conoscenza, Sacri Guru, Saggi dai «lunghi camici bianchi» e simili figure magiche o mitologiche/esoteriche che suscitano fascino nelle masse ignoranti sulla scia della fantasia e del desiderio di successo di tutti. Appare evidente che si tratta di regressioni intellettuali che spesso trovano aderenza nelle masse nei periodi di regressione sociale e culturale come quello degli ultimi 10 anni della civiltà occidentale. I disegni politici di masse sempre più ignoranti, per essere più facilmente manipolate, rappresenta terreno fertile dove questi atteggiamenti di elevazione pseudo-culturale possono facilmente crescere e diffondersi nonostante la rivoluzione scientifica del 800-900 abbia segnato il cammino dell’uomo e sia destinata a vincere proprio per la sua oggettiva valenza. Per dirla con un esempio le malattie si curano con le medicine e non con le pozioni magiche a base di ali di pipistrello.

Ben diverso invece è un’approccio scientifico basato su modelli derivati dalla fisica quantistica che possono spiegare i concetti degli universi paralleli e del «destino» ovviamente che non hanno nulla a che vedere con metodi di astro-finanza. Non per ultimo la ricerca di time-cycle lineare di più lungo respiro (es Ciclo di Marte 686 gg solari terrestri) può trovare match più deterministici, o meglio con più possibilità di successo, ma con un’implicazione operativa ai fini di trading meno rilevante , dunque uno dei tanti signal che confluiscono nel trading system ideale.

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