In Cina l’export cresce e sorprende: quali segnali per il commercio globale?

Violetta Silvestri

9 Giugno 2022 - 08:34

I dati sull’eexport della Cina hanno sorpreso con un rimbalzo oltre le attese: cosa significa per il commercio globale? Una buona notizia per le supply chain, ma i venti contrari soffiano ancora.

In Cina l’export cresce e sorprende: quali segnali per il commercio globale?

In attesa dell’esito del vertice Bce, gli investitori osservano stamane la reazione del mercato ai dati commerciali cinesi di maggio, che hanno registrato risultati superiori alle aspettative.

Nello specifico, le esportazioni della potenza asiatica sono cresciute a un ritmo a due cifre a maggio, sorprendendo le aspettative in un segnale incoraggiante per la seconda economia più grande del mondo, con il riavvio delle fabbriche e l’allentamento dei problemi logistici dopo che le autorità hanno allentato alcune restrizioni Covid a Shanghai.

Tuttavia, con la domanda globale di beni dei consumatori che si raffredda e indebolisce la capacità del commercio di fungere da motore per la crescita economica, la Cina, ma anche il resto del mondo mostrano un cauto ottimismo.

Cina: esportazioni corrono, c’è davvero ottimismo?

A maggio, le esportazioni cinesi in termini di dollari sono cresciute del 16,9% rispetto all’anno precedente, accelerando dall’aumento del 3,9% di aprile e salendo ben al di sopra del +8% previsto dagli economisti. Le importazioni sono aumentate del 4,1% dopo essere rimaste invariate nel mese precedente.

I dati hanno senza dubbio offerto un gradito sollievo ai responsabili politici cinesi, mentre cercano di tracciare un percorso economico per uscire dallo shock dal lato dell’offerta che ha scosso il commercio globale e i mercati finanziari negli ultimi mesi.

Tuttavia, le prospettive per le esportazioni cinesi, seguite da vicino dagli investitori come indicatore della salute economica mondiale, indicano ancora i rischi di una guerra in Ucraina lunga mesi e l’aumento dei costi delle materie prime. Quegli stessi fattori, insieme all’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti e in Europa, sollevano preoccupazioni per una recessione globale.

Gli analisti sostengono che, mentre queste cifre mostrano che la domanda è rimasta solida a maggio, gli esportatori segnalano anche un calo degli ordini, poiché i consumatori di tutto il mondo iniziano a spostare le loro spese sui servizi anziché sui beni, oscurando le prospettive per le aziende cinesi.

L’aumento dell’inflazione negli Stati Uniti e in Europa, inoltre, significa che le famiglie stanno stringendo la cinghia.

Le esportazioni cinesi sono aumentate del 30% nel 2021, fornendo supporto all’economia mentre lottava con un crollo del mercato immobiliare e piccoli focolai di Covid. In confronto, si prevede che quest’anno l’export contribuirà molto meno alla crescita, complicando il quadro di un’economia già in forte tensione.

Quest’anno, si stima che il prodotto interno lordo crescerà al ritmo più lento degli ultimi decenni, poiché il settore immobiliare continua a trascinarsi e la politica Covid di tolleranza zero del governo limita l’attività.

Intanto, il premier Li Keqiang ha guidato una riunione del Consiglio di Stato chiedendo ulteriore sostegno al commercio estero e agli investimenti, affermando che è importante per la crescita generale e l’occupazione, secondo un rapporto di Xinhua.

Ha esortato a migliorare l’efficienza del carico e scarico portuale, il trasbordo e lo sdoganamento. Ha anche invitato a mantenere la stabilità delle catene di approvvigionamento e a risolvere le difficoltà in modo che le imprese straniere possano riprendere le operazioni.

Nei dati ottimistici della Cina, quindi, si intravedono ancora sfumature cupe sulla ripresa. Del dragone, ma anche di tutto il mondo interconnesso nel commercio.

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