L’economia cinese ha sorpreso tutti: il PIL del 1° trimestre non è stato l’unico protagonista. La produzione industriale è volata oltre le attese
Il PIL della Cina rilevato con riferimento al 1° trimestre del 2019 ha rivisto al rialzo tutte le attese del mercato.
In realtà, la mattinata odierna si è rivelata particolarmente positiva per il Dragone, che ha altresì alzato il velo sullo stato della sua produzione industriale e ancora sull’andamento del mercato del lavoro e delle vendite al dettaglio.
Non è stato soltanto il PIL del 1° trimestre a sorprendere: tutti i citati dati macro hanno evidenziato l’atteso recupero dell’economia cinese e hanno contribuito a oscurare i più recenti timori di rallentamento. I mercati, però, non hanno reagito con particolare entusiasmo ai dati in arrivo dalla Cina.
Cina: PIL 1° trimestre sorprende tutti
L’economia cinese è rimasta inaspettatamente in piedi nei primi tre mesi dell’anno a seguito dell’entrata in vigore delle misure di stimolo, cosa che ha contribuito non poco a stabilizzare il sentiment di tensione legato alla guerra commerciale con gli Stati Uniti.
Alle ore 4.00 di oggi, mercoledì 17 aprile, sono stati ufficializzati i dati sul PIL della Cina che nel primo trimestre 2019 (e a confronto con l’ultimo quarto del 2018) è avanzato dell’1,4%. In questo caso il dato ha fatto i conti con il +1,5% precedente e con il +1,4% delle attese.
Discorso diverso su base annua, dove il PIL cinese ha registrato un +6,4% che non si è discostato dal risultato precedente ma ha al contempo rivisto le stime a +6,3%.
Cina: produzione industriale, retail e disoccupazione
A sorprendere più del PIL è stata sicuramente la produzione industriale cinese che da marzo 2018 a marzo 2019 è balzata di un ottimo 8,5%. Il dato ha fatto i conti con il precedente 5,3%, ma soprattutto con le attese al 5,6%.
Buono anche l’andamento delle vendite al dettaglio: a marzo (e sempre su base annua) sono avanzate dell’8,7% e hanno rivisto sia il precedente 8,2% sia le previsioni all’8,3%.
Tra i dati degni di nota sicuramente quelli sul tasso di disoccupazione, sceso dal 6,3% al 6,2%, e quelli sugli investimenti in fixed asset, avanzati dal 6,1% al 6,3%. A rivedere le attese del mercato, insomma, non sono stati soltanto i dati sul PIL della Cina.
La tiepida reazione dei mercati
Nonostante i buoni risultati comunicati dalla Cina, i mercati non hanno reagito con l’entusiasmo previsto. Le Borse asiatiche hanno continuato a scambiare contrastate: al momento in cui si scrive lo Shanghai sta avanzando di un contenuto 0,23%, così come il resto degli indici cinesi con l’esclusione del China A50 (-0,26%) e dell’Hang Seng di Hong Kong (-0,03%). In rosso anche il Kospi sudcoreano (-0,08%) e l’Australia (-0,29%).
Le cifre ufficiali sul PIL della Cina sono state attese con apprensione. Ad oggi, però, molti esperti continuano ad esprimere scetticismo sulla veridicità delle relazioni macroeconomiche di Pechino. I dati, comunque, non hanno potuto negare l’impatto positivo delle misure di stimolo introdotte dall’economia asiatica.
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