Cina in cerca di salvataggio economico: taglio record del tasso ipotecario

Violetta Silvestri

20 Maggio 2022 - 08:33

La Banca popolare cinese si è mossa a sorpresa sui tassi a 5 anni dei mutui con un taglio ai massimi dal 2019. La Cina sta cercando di attenuare un rallentamento economico peggiorato dal Covid.

Cina in cerca di salvataggio economico: taglio record del tasso ipotecario

La Cina ha ridotto il suo principale tasso di interesse dei prestiti ipotecari, in una mossa auspicata da tempo ma finora rimandata dai decisori della Banca popolare.

I responsabili politici stanno evidentemente cercando di mitigare l’impatto economico delle severe restrizioni anti-Covid e di un rallentamento del settore immobiliare.

Un taglio era ampiamente previsto in seguito ai dati di questa settimana che mostravano il peggioramento delle condizioni economiche, ma la riduzione di 15 punti base ha superato le aspettative degli analisti ed è stata la più alta da quando il sistema dei tassi del Paese è stato riformato nel 2019.

La Cina taglia il tasso sui mutui a 5 anni e sorprende

La Cina si muove sui tassi per dare un messaggio di sostegno a un’economia in affanno.

Nello specifico, il tasso primario sui prestiti a cinque anni è stato abbassato dal 4,6% al 4,45%. La riduzione, fissata da un comitato di banche e pubblicata dalla People’s Bank of China, ridurrà direttamente gli oneri finanziari sui mutui in essere in tutto il Paese.

Le misure svelate venerdì si sono aggiunte a un modello di graduale allentamento monetario nel dragone, che era già alle prese con una crisi del debito nel suo settore immobiliare prima dell’imposizione degli ultimi blocchi.

I problemi di liquidità alla fine dell’anno scorso hanno provocato un’ondata di default da parte degli sviluppatori e un grave rallentamento del mercato immobiliare.

Da specificare che il tasso di prestito a un anno è rimasto invariato al 3,70%. Il LPR è un tasso di riferimento sui prestiti fissato mensilmente da 18 banche e annunciato dalla People’s Bank of China. Le banche utilizzano il tasso quinquennale per valutare i mutui, mentre la maggior parte degli altri prestiti si basa su quello a un anno. Entrambi i tassi sono stati abbassati a gennaio per rilanciare l’economia.

La crisi immobiliare resta il nodo da sciogliere

Il taglio di venerdì suggerisce che “la crescita economica della Cina ha dovuto affrontare una crescente resistenza quest’anno e la riduzione del tasso quinquennale è stato un tentativo di accelerare la ripresa del settore immobiliare, ha affermato Marco Sun, analista capo dei mercati finanziari presso MUFG Bank.

Dalla fine dello scorso anno, Pechino ha adottato misure per aiutare a rilanciare il settore immobiliare. Queste includevano il rendere più facile per gli sviluppatori grandi e di proprietà statale la raccolta fondi, allentare le regole sui conti di deposito a garanzia per i fondi pre-vendita e consentire ad alcuni governi locali di ridurre i tassi ipotecari e i rapporti di acconto.

È evidente che il settore immobiliare rimane sotto stress e molti sviluppatori stanno ancora lottando per rifinanziare il debito.

Inoltre, come osservato da Chaoping Zhu, global market strategist di JPMorgan Asset Management, un recente calo dei prestiti bancari ha evidenziato una mancanza di fiducia tra i settori sia delle imprese che delle famiglie.

La Cina, quindi, si sta muovendo per risollevare le sue sorti economiche, in un momento critico per la solidità del suo sistema.

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