Citigroup: le dipendenti guadagnano il 27% in meno rispetto agli uomini

Marco Ciotola

16 Gennaio 2020 - 22:54

Il colosso bancario newyorkese registra ancora un forte divario retributivo di genere. I dati

Citigroup: le dipendenti guadagnano il 27% in meno rispetto agli uomini

Le impiegate di Citigroup guadagnano molto meno rispetto agli uomini. Il dato in arrivo dal colosso finanziario newyorkese ha suonato come un allarme per la compagnia e per l’intero comparto finanziario.

Nello specifico, le cifre parlano di un 27% in meno nelle buste paga delle dipendenti rispetto ai loro colleghi, secondo un report in arrivo dalla stessa azienda. Sebbene si tratti di un leggero miglioramento rispetto al divario retributivo registrato nel 2018 (-29%), appare chiaro come la strada da percorrere sia ancora molta.

A livello globale, l’analisi sulle retribuzioni per il 2019 appena trascorso ha rilevato che il reddito medio per i lavoratori delle minoranze negli Stati Uniti era inferiore del 6% rispetto al reddito medio di chi non appartiene alle minoranze, vale a dire in calo rispetto al 7% del 2018.

Ma - specifica la compagnia - il gap delle retribuzioni non tiene conto di anzianità, qualifica e posizione. Citigroup, come molte altre aziende, ha cominciato a rilasciare dati relativi alla retribuzione di genere negli ultimi anni, a causa delle pressioni di molti investitori sensibilizzati rispetto alla tematica.

LEGGI ANCHE: Stipendio minimo in Italia: l’importo per ogni settore lavorativo

Citigroup: le dipendenti guadagnano il 27% in meno rispetto agli uomini

Secondo quanto scritto a seguito dei dati da Sara Wechter, responsabile delle risorse umane di Citigroup, un simile divario retributivo riflette la necessità di aumentare la rappresentanza delle donne e delle minoranze statunitensi nei ruoli senior e più remunerativi.

Va precisato però che adeguando le cifre tenendo conto di titoli, anzianità e sede di lavoro, si rileva che le dipendenti donne di Citigroup hanno guadagnato l’1% in meno rispetto alle controparti maschili.

Dalla compagnia hanno dichiarato che, a seguito di una revisione delle sue retribuzioni globali, c’è stato un considerevole lavoro di adeguamento salariale nell’ambito di un ciclo di compensazione portato avanti nel corso di tutto il 2019.

La società ha anche confermato l’impegno ad aumentare la rappresentanza del sesso femminile e del personale di colore per i ruoli di vertice di almeno il 40% negli Stati Uniti entro la fine del 2021:

“Continuare a ridurre il divario salariale richiede di progressi su tutti i target rappresentativi”,

ha scritto Wechter.

Anche se in misura minore rispetto al Belpaese, negli Stati Uniti le donne che lavorano a tempo pieno sono state pagate considerevolmente meno rispetto agli uomini: in media ogni 82 centesimi per ogni dollaro guadagnato da un uomo, per un divario retributivo di genere pari al 18% secondo l’Institute for Women’s Policy Research.

In Italia invece la differenza in busta paga tra uomo e donna sale al 23,7%. Secondo un recente studio effettuato dall’IWPR - Institute for War and Peace Reporting - ci vorranno 40 anni prima che le donne raggiungano la parità salariale, ancora di più per quel che riguarda le donne di colore.

Intanto i sostenitori della parità di retribuzione negli Stati Uniti e in Europa spingono sempre di più per divulgazioni simili a quella appena rilasciata da Citigroup, perché la ricerca ha dimostrato che azioni simili portano a colmare i divari retributivi.

Iscriviti a Money.it