I corsi di formazione di Facebook, Google e Nexi per gli sviluppatori di domani al centro della conferenza Codemotion Roma il 22 marzo 2019
Codemotion 2019 torna a Roma dal 20 al 23 marzo con la sua IX edizione e presenta tre esclusive partnership: con Google Cloud, Facebook Developer Circles e Nexi. I tre colossi dell’innovazione puntano sull’azienda italiana per attivare corsi di formazione gratuiti rivolti alle figure professionali in ambito ICT.
“Oggi in Italia abbiamo tantissimo talento tecnico, ma non basta la capacità di creare startup solide, servono altre skills che noi di Facebook abbiamo e che possiamo trasmettere. Vogliamo aiutare i developer nel loro percorso di crescita professionale, nel creare team e portare questi team al successo dal punto di vista tecnico, di management e strategico” ha detto Davide Bonapersona, Strategic Product Partnership di Facebook Developer Circles.
“Il nostro training program ha l’obiettivo di offrire agli sviluppatori un percorso di alto livello per imparare a conoscere e utilizzare al meglio i servizi di Google Cloud Platform” ha aggiunto Alfredo Morresi, Developer Relations Program Manager di Google Cloud. Il programma sarà costituito da 3 corsi: Core, Big Data e Kubernetes.
Presente alla conferenza stampa anche Laura Ribechini, che in Nexi ricopre il ruolo di Business Development & Partnership Manager. Il colosso dei pagamenti mobile è l’unico esterno al campo propriamente IT di questo programma, alla fine del quale sceglierà dei tech ambassador. “Quello che cerchiamo di fare è formare figure altamente specializzate che attraverso le loro competenze riescano a migliorare le esperienze di acquisto e pagamento dell’utente.”
L’Italia è 25esima in Europa su 28 Paesi quanto a capitale umano in questo settore: l’UE lamenta l’assenza di una nostra strategia sul fronte competenze digitali. Secondo i recenti report dell’Istat in tema di occupazione le aziende italiane faticano a trovare figure professionali qualificate in ambito ICT come Data Analyst, Web Developer e System Engeneer che sono però sempre più richieste dal mercato. Ma i laureati in ingegneria, seppur in aumento, sono ancora troppo pochi anche a causa del tasso di abbandono degli studi che sfiora il 60%.
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