Collocamento a riposo d’ufficio obbligatorio e facoltativo: le differenze di età

Lorenzo Rubini

3 Febbraio 2021 - 14:06

Per i dipendenti della pubblica amministrazione al raggiungimento di un diritto alla pensione scatta il collocamento a riposo d’ufficio ma a che età?

Collocamento a riposo d’ufficio obbligatorio e facoltativo: le differenze di età

Per i dipendenti della pubblica amministrazione non sempre è possibile continuare a lavorare fino al compimento dei 67 anni di età poiché la pubblica amministrazione ha l’obbligo di collocarli a riposo d’ufficio se raggiungono il diritto alla pensione anticipata entro una determinata età.

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

“Salve,
sono un dipendente statale civile del Ministero della Giustizia, con età anagrafica 63 e contributiva 42 e 5 mesi,
cortesemente volevo porre il seguente quesito:
quanto scatta il collocamento OBBLIGATORIO in pensione da parte dell’Amministrazione con massimo contributivo (42 e 10 mesi)
indipendentemente all’età anagrafica ed eventuali penalizzazioni. Anticipatamente ringrazio e buon lavoro.”

Collocamento a riposo d’ufficio

Il collocamento a riposo d’ufficio obbligatorio scatta per le pubbliche amministrazioni quando il dipendente che compie i 65 anni ha raggiunto il diritto alla pensione anticipata (con 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.

Di fatto, quindi, il dipendente pubblico che ha raggiunto tale diritto al compimento dei 65 anni viene collocato a riposo d’ufficio per raggiunti limiti di età.

E questo è il collocamento a riposo obbligatorio. Ma ne esiste anche uno facoltativo, al compimento dei 62 anni e sempre al raggiungimento del diritto alla pensione anticipata, che la pubblica amministrazione può esercitare. In questo caso, però, è necessario che motivi la risoluzione unilaterale del contratto di lavoro per esigenze organizzative ed è richiesto anche che il dipendente non subisca penalizzazioni sulla pensione spettante.

Ad introdurre le novità in ambito collocamento a riposo d’ufficio è la riforma della pubblica amministrazione del 2014 che, di fatto, ha anche abolito quasi del tutto la possibilità di trattenimento in servizio al raggiungimento dell’età massima consentita per il pensionamento (l’istituto permane solo per coloro che al compimento dei 67 anni non raggiungono il diritto alla pensione di vecchiaia a causa di contributi versati inferiori ai 20 anni).

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