Il settimanale inglese The Economist ha assegnato alla Colombia il riconoscimento di migliore paese del 2016, per l’accordo di pace raggiunto tra lo Stato e le FARC.
L’autorevole settimanale britannico The Economist ha decretato la Colombia come paese del 2016 grazie all’accordo che ha permesso allo Stato di mettere fine al conflitto armato con i ribelli marxisti delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia), che andava avanti da ormai quasi cinquant’anni.
Il riconoscimento assegnato dal settimanale britannico al paese sudamericano va ad aggiungersi al premio Nobel per la Pace conferito dall’Accademia svedese lo scorso ottobre al presidente della Colombia, Juan Manuel Santos per “la sua determinazione nel mettere fine alla guerra civile nel paese che durava da più di 50 anni”.
Colombia: Paese del 2016 grazie all’accordo di pace con le FARC
Alla base dell’assegnazione del premio di miglior paese del 2016, che negli anni passati l’Economist aveva assegnato a Myanmar (2015), Tunisia (2014) e Uruguay (2013), vi è il raggiungimento dell’accordo tra lo Stato centrale colombiano e le forze armate rivoluzionarie delle FARC, che ha finalmente messo fine ad una guerra intestina che negli ultimi cinquant’anni ha causato la morte di circa 200 mila persone.
Il primo storico accordo di pace tra Stato colombiano, rappresentato dal presidente Juan Manuel Santos, e le FARC era stato siglato lo scorso 27 settembre, e poi respinto dal 50,2% dei colombiani chiamati, una settimana dopo l’accordo, a dire la loro attraverso un referendum popolare. Nonostante la bocciatura popolare gli accordi tra le due fazioni sono proseguiti portando a un nuovo accordo, che questa volta dovrà venire ratificato dal Congresso in cui il presidente Santos detiene la maggioranza.
Cosa sono le FARC?
Le FARC, acronimo che sta per Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, sono un’organizzazione guerrigliera comunista di ispirazione marxista-leninista e bolivariana, fondata nel 1964. La nascita delle FARC risale al periodo dell’Operazione Marquetalia, che vide lo Stato colombiano, con l’appoggio degli Stati Uniti, reprimere con forza le esperienze di auto-organizzazione agraria contadina sviluppatesi nelle regioni di Tolima e Huila. I sostenitore della resistenza alla repressione statale diedero allora forma alla lotta armata mediante la pratica della guerriglia mobile, a loro detta l’unica soluzione adottabile che potesse portare in Colombia il cambiamento e le riforme strutturali richieste dalla popolazione.
Dagli anni sessanta le FARC si sono sempre battute contro l’espropriazione dei terreni agricoli ai danni dei contadini colombiani, e hanno cercato di rovesciare lo stato colombiano e instaurare un governo di ispirazione marxista. Nel corso degli anni il gruppo guerrigliero ha quindi condotto una sanguinosa lotta contro il governo che dalle Ande è arrivata a colpire anche le più grandi città della Colombia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA