Come andare a lavorare negli USA: documenti, burocrazia e opportunità di lavoro

Claudio Garau

23/11/2021

Andare a lavorare negli USA è l’ambizione di molti italiani, ma per farlo occorre sapere in anticipo quali sono alcune importanti regole.

Come andare a lavorare negli USA: documenti, burocrazia e opportunità di lavoro

Il sogno americano da decenni affascina milioni di italiani, è ben noto. Nonostante alcuni vincoli che di seguito esporremo, andare a vivere negli USA ed avere dunque un’occupazione stabile, è una sfida fattibile.

Vero è che l’interessato deve però mettere in conto la forte concorrenza specialmente in alcuni settori lavorativi, la scelta di un luogo di residenza piuttosto che un altro, le condizioni climatiche variabili da uno Stato all’altro e i vari aspetti della società statunitense. Tanti fattori che debbono essere considerati, insieme alla prassi burocratica e ai documenti da possedere per vivere e lavorare legalmente negli USA.

Ecco di seguito una sintetica guida con cui intendiamo aiutare a chiarire alcuni aspetti cruciali per chi intende tentare l’avventura nella terra a stelle e strisce. Come fare a lavorare negli USA? Quali step compiere? E quali le professioni che offrono maggiori chance? Scopriamolo più avanti.

Come andare a lavorare negli USA: il contesto di riferimento

Gli USA rappresentano una realtà composta da molti Stati diversi, accomunati però dal fatto che, in ambito lavorativo, la meritocrazia ha un rilievo primario. Da quelle parti, infatti, il duro lavoro e l’intraprendenza sono sempre premiate, soprattutto dal punto di visto economico. Chi intende andare a lavorare negli USA e possiede un ottimo percorso accademico, avrà sicuramente delle opportunità da poter sfruttare. E forse non tutti sanno che i dipendenti americani sono tra i più pagati al mondo.

Inoltre, il costo della vita è mediamente un po’ più basso rispetto al nostro paese. Ciò in combinazione con stipendi in media più alti fa sì che, in proporzione a quanto si guadagna, chi vive e lavora negli USA ha maggiori risorse economiche a disposizione per i consumi e per i risparmi. Anche sul piano fiscale, il sistema vigente in terra americana è in linea generale, un po’ più favorevole che da noi.

Da sempre gli USA sono una terra caratterizzata dalla multietnicità, e gli italiani trasferitisi da quelle parti o gli abitanti di origine italiana non sono pochi, specie in metropoli come New York. Anche per questo andare a vivere e lavorare negli USA è una scelta degna di essere considerata.

Sul piano dei trasporti, vi è da dire che la rete stradale è molto ben ramificata, efficiente e ben illuminata. Ne consegue che gli spostamenti da una località all’altra, anche per ragioni di lavoro, non sono complicati.

Le città più note come New York, Los Angeles e Chicago hanno notevole fascino, ma è pur vero che gli affitti sono molto alti. Altrettanto vero però che nelle metropoli, specie se si svolgono professioni ad alto tasso di specializzazione, gli stipendi sono corposi. Per iniziare a lavorare negli USA e farsi le ossa, possono risultare però preferibili i piccoli centri urbani, dove c’è meno concorrenza ma non mancano le opportunità di lavoro. Di seguito, dopo aver maturato la dovuta esperienza, l’expat italiano potrà fare il grande salto e lavorare e vivere in una grande metropoli.

Come si addice ad un paese multiculturale e multietnico, negli Stati Uniti d’America, l’inglese non è la sola lingua parlata. Pertanto, chi intende vivere e lavorare negli USA, deve ricordare che oltre alla prima lingua per diffusione - parlata da oltre l’80% degli abitanti - in America è utilizzato anche lo spagnolo, il francese e il tedesco. E ovviamente l’italiano, nelle comunità di italiani trasferitisi da quelle parti.

Da notare altresì che in alcuni Stati è parlata anche una seconda lingua nazionale: per esempio in New Mexico si parla lo spagnolo e in Louisiana si parla il francese.

Chiaro che per avere concrete possibilità di adattarsi velocemente alla società americana, è opportuno andare a vivere e lavorare negli USA, dopo aver affinato le proprie competenze in lingua inglese nelle 4 aree di riferimento: lettura, ascolto, scrittura e comunicazione.

Come andare a lavorare negli USA: i visti e la burocrazia

Siamo al di fuori del territorio dell’UE, pertanto in America il concetto di visto è molto importante. Anzi, qualsiasi italiano che pensa di andare a lavorare negli USA, deve ricordare che prima di comprare il biglietto aereo per gli Stati Uniti, è doveroso munirsi di un visto per poter restare sul territorio americano in conformità alla legge americana.

Non deve stupire che esistano varie tipologie di visto, ciascuna legata alle distinte situazioni per cui una persona può scegliere di vivere e lavorare negli USA. Anche la tempistica di permanenza ha rilievo. Vi sono ad es. visti ad hoc per i funzionari governativi, visti per chi va negli USA per motivi di studio, visti per trattamenti medici e per fare investimenti ed attività commerciali.

Vi sono altresì visti specifici per entrare negli USA, avendo un datore di lavoro che sponsorizza l’italiano prossimo alla partenza.

Questi ultimi sono molto importanti per chi intende vivere stabilmente negli USA, dato che non esiste un visto che permette di stare negli Stati Uniti e cercare lavoro. In buona sostanza, l’italiano che intende inserirsi nel mondo del lavoro statunitense, deve cercare lavoro dall’Italia.

Oggi le moderne tecnologie aiutano molto e grazie a servizi come Skype, è possibile svolgere agevolmente un colloquio di lavoro con un selezionatore a migliaia di km di distanza.

Non bisogna inoltre dimenticare che l’assicurazione medica è obbligatoria nel momento in cui ci si trasferisce in America - la sanità USA è privata - e il suo costo non è esiguo (alcune centinaia di dollari al mese). Non costano poco neanche gli abbonamenti al telefono mobile e ad internet (pari ad alcune decine di dollari al mese).

Visto turistico, Worker Visa e Green Card: i requisiti

Vero è che il visto più semplice e comune da ottenere è il cd. visto turistico. Da rimarcare che, ottenendo questo documento, si potrà visitare in lungo e in largo gli USA ed anche considerare le opportunità di lavoro del luogo, ma non sarà possibile assolutamente lavorare o studiare. Detto visto è assegnato alle persone che scelgono di trascorrere un periodo massimo di 90 giorni negli Stati Uniti.

Visto assai rilevante è il cd. Worker Visa, ossia il documento dedicato a chi sceglie di andare a lavorare negli Stati Uniti e ha bisogno così di un periodo di permanenza più esteso. Quello temporaneo dura un triennio e può essere rinnovato una sola volta. Ma attenzione: è necessario soddisfare tutti i requisiti delineati dall’Ufficio per l’immigrazione oltre a trovare un datore di lavoro disposto ad assumere.

Non possiamo non citare inoltre la nota Green Card, ossia un visto permanente e che non ha dunque vincoli temporali. Deve soltanto essere rinnovato ogni dieci anni.

Esso può essere ottenuto soltanto:
- su richiesta del datore di lavoro;
- per motivi familiari (ad es. matrimonio con un cittadino USA);
- come premio per la lotteria americana annuale.

Quest’ultima fa riferimento al Diversity Visa Program (Green Card Lottery). Ogni anno il Diversity Visa Program mette in palio ben 50mila Green Card. I soli requisiti richiesti sono l’appartenenza a uno Stato che fa parte del programma in oggetto - l’Italia è tra questi - e il possesso di un diploma di scuola superiore.

Attenzione a quanto segue: sul piano pratico, per conseguire un visto è necessario farne richiesta ad hoc, presso un consolato o un’ambasciata statunitense, nel momento in cui ci si trova ancora nel nostro paese. Inoltre, arrivati negli USA il visto non è più modificabile. Da avere con sé, sempre e comunque, passaporto, carta di identità e una foto tessera.

Andare a lavorare negli USA: quali sono le professioni più richieste

Uno dei tratti caratteristici della società statunitense è che il sistema sanitario è privato. Ecco perché tra le professioni più richieste vi sono quelle dell’ambito sanitario.

Chi intende lavorare come medico o infermiere in America ha sicuramente buone possibilità, e un CV ricco ed all’altezza può fare la differenza contro una agguerrita concorrenza.

In verità negli USA vanno forte anche le professioni dell’area legale, quelle correlate alle nuove tecnologie (ad es. ingegneri informatici) e all’attività di ricerca, anche in ambito universitario.

Nel settore tecnologico, gli stipendi sono particolarmente alti per la difficoltà di trovare lavoratori competenti che permettano al business di crescere in nuove direzioni. La domanda di ingegneri informatici, amministratori di database ed esperti di dati, infatti, ha superato ampiamente l’offerta esistente. Nel settore legale e nella consulenza, invece, gli alti compensi sono legati a quelli che gli economisti chiamano “barriere all’entrata”. Molti clienti stanno con lo stesso avvocato o consulente per decenni e, per questa ragione, sono considerati una risorsa particolarmente preziosa per i loro datori di lavoro.

Va da sé che avere una formazione universitaria e post-universitaria è essenziale per avere chance concrete di lavorare negli USA, anche perché è fondamentale essere sponsorizzati dal proprio datore di lavoro, il quale dovrà vedere nel futuro expat italiano una risorsa primaria per la sua attività in terra americana.

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