Come diventare avvocato di Stato: procedimento e stipendio

Isabella Policarpio

18 Febbraio 2019 - 10:44

Per diventare avvocato di Stato occorre superare un concorso pubblico in materia di diritto civile, penale e amministrativo. I dettagli.

Come diventare avvocato di Stato: procedimento e stipendio

L’avvocato di Stato è professione ambita e prestigiosa, per la quale occorre una preparazione giuridica ineccepibile, in materia penale, civile ed amministrativa.

L’avvocato di Stato, infatti, difende, rappresenta ed assiste le pubbliche amministrazioni statali e locali nelle controversie, tutela gli interessi dello Stato, esamina i progetti di legge e dei regolamenti, prepara i contratti e predispone le transazioni.

Vi si accede per concorso pubblico riservato ad avvocati, magistrati e professori universitari di materie giuridiche. Al prestigio professionale corrisponde una retribuzione equiparata alla magistratura.

Avvocato di Stato: i requisiti

All’avvocatura di Stato si accede tramite concorso pubblico molto selettivo, dove è imprescindibile una conoscenza approfondita del diritto sia sotto l’aspetto teorico che pratico.

Possono partecipare al concorso per avvocato di Stato coloro che appartengono ad una delle seguenti categorie:

  • procuratori dello Stato con almeno 2 anni di servizio;
  • magistrati dell’ordine giudiziario con nomina a magistrato del Tribunale;
  • magistrati della giustizia militare con qualifica equiparata a quella di magistrato di Tribunale della magistratura ordinaria;
  • magistrati amministrativi;
  • avvocati iscritti all’albo da almeno 6 anni;
  • dipendenti dello Stato appartenenti ai ruoli delle ex carriere direttive o alle corrispondenti ex qualifiche funzionali di cui alla legge n. 312/80, con almeno 5 anni di effettivo servizio, i quali abbiano superato l’esame di abilitazione all’esercizio della professione di avvocato;
  • professori universitari di materie giuridiche di ruolo o stabilizzati e assistenti universitari di materie giuridiche, appartenenti al ruolo ad esaurimento, che abbiano superato gli esami di abilitazione all’esercizio della professione di avvocato;
  • dipendenti di ruolo delle regioni, degli enti locali, degli enti pubblici a carattere nazionale, assunti mediante pubblici concorsi con almeno 5 anni di effettivo servizio nella carriera direttiva o professionale legale, che abbiano superato l’esame di abilitazione all’esercizio della professione di avvocato.

Avvocato di Stato: il concorso pubblico

Il concorso pubblico consta nello svolgimento di quattro prove scritte e due prove orali, nelle quali il candidato deve dimostrare una conoscenza approfondita delle tematiche giuridiche, teoriche e pratiche.

Le prove scritte vengono svolte in giornate consecutive, durano 8 ore ciascuna e consistono nella stesura di:

  • un atto defensionale di diritto civile e procedura civile;
  • un tema teorico in diritto civile e diritto romano;
  • un atto defensionale/tema teorico (a giudizio della commissione esaminatrice) di diritto amministrativo o tributario;
  • un atto defensionale/tema teorico (a giudizio della commissione esaminatrice) in diritto penale e procedura penale.

Le prove scritte vengono superate dal candidato che ottiene non meno di 8 punti di media e non meno di 7 punti in ciascuna prova. Solo chi supera le prove scritte ha accesso alle prove orali che riguardano le seguenti materie:

  • diritto civile;
  • diritto romano;
  • procedura civile;
  • diritto penale;
  • procedura penale;
  • diritto del lavoro;
  • legislazione sociale;
  • diritto amministrativo;
  • diritto tributario;
  • contabilità di Stato;
  • diritto regionale;
  • diritto delle Comunità europee;
  • diritto costituzionale;
  • diritto ecclesiastico;
  • diritto internazionale pubblico e privato.

Sono dichiarati idonei i candidati che conseguono non meno di 8 punti in entrambe le prove orali.

Quanto guadagna un avvocato di Stato?

Lo stipendio base di un avvocato Generale dello Stato è equiparato a quello di un magistrato del TAR, ovvero 6.000, 00 euro al mese.

Invece gli avvocati degli Enti previdenziali Inps e Inail percepiscono uno stipendio base inferiore: circa 2.300,00 euro al mese.

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