Come pagare meno tasse: detrazioni per figli a carico, calcolo e requisiti

Flavia Provenzani

21/03/2015

Come funzionano le detrazioni per i figli a carico, quanto realmente si può risparmiare sull’IRPEF? Ecco come pagare meno tasse usufruendo delle detrazioni per figli a carico. Calcolo e esempio pratico

Come pagare meno tasse: detrazioni per figli a carico, calcolo e requisiti

Come pagare meno tasse?
Usufruisci delle detrazioni per i figli a carico.

A chi ha figli fiscalmente a carico, il Tuir riconosce il beneficio sotto forma di detrazioni d’imposta, cioè un importo da scalare direttamente dall’IRPEF da pagare.

Per essere considerati a carico, i figli devono avere un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili; nel conteggio, però, bisogna tener conto anche di altri redditi che non partecipano a quello complessivo perché soggetti a tassazione sostitutiva o ne sono esenti.

Detrazione figli a carico, requisiti: quando non spetta?
Se durante l’anno viene superato il tetto di 2.840,51 euro, la detrazione non spetta nemmeno parzialmente.
Infatti, il limite di reddito si riferisce all’intero periodo d’imposta.

La detrazione per i figli spetta anche quando questi non convivono o risiedono all’estero.

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A lavoratori dipendenti e pensionati, le detrazioni per figli a carico vengono riconosciute direttamente dal datore di lavoro, mese per mese, in busta paga (o dall’ente sul rateo di pensione), sulla base di una comunicazione effettuata dall’interessato all’inizio del rapporto di lavoro o pensionistico.

Una volta fatta, la segnalazione vale anche per gli anni successivi.
Va ripetuta solo nel caso in cui intervengano variazioni rispetto alle informazioni fornite in precedenza, che incidono sulla spettanza delle detrazioni.

L’importo delle detrazioni varia in funzione del reddito complessivo posseduto nell’anno, azzerandosi quando si hanno redditi elevati.

In pratica, sono previste delle detrazioni di base (o teoriche), il cui ammontare diminuisce man mano che aumenta il reddito, fino ad annullarsi quando il reddito complessivo arriva a 95.000 euro, quando si tratta di figli a carico (80.000 per coniugi o alti familiari a carico).

Detrazione figlio a carico: come si calcola?
La detrazione di partenza per i figlio è di 1.220 euro, se di età inferiore ai 3 anni, e di 950 euro, se di età pari o superiore a 3 anni.
Questi importi aumentano di 200 euro per ciascun figlio, a partire dal primo, quando i figli sono più di tre, e di 400 euro per ciascun figlio disabile.

Per calcolare la detrazione effettivamente spettante, quella di partenza va moltiplicata per il coefficente che si ottiene dividento 95.000 (numero fisso) la differenza tra 95.000 e il reddito complessivo (al netto della deduzione per l’abitazione principale e relative pertinenze, ed aumentato dei redditi dei fabbricati assoggettati alla cedolare secca).

Semplificando, ecco la formula:

detrazione di base x [(95.000 - reddito complessivo) / 95.000]

In presenza di più figli, l’importo di 95.000 va aumentato di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo, tanto al numeratore quanto al denominatore, diventando pertanto 110.000 nel caso di due figli a carico, 125.000 nel caso di tre figli, 140.000 nel caso di quattro figli e così via.

Detrazione figli a carico: esempio pratico
Facciamo l’esempio di una coppia con tre figli di oltre 3 anni (il primo coniuge ha 30.000 euro di reddito complessivo, il secondo 25.000).
La detrazione teorica totale è pari a 2.850 euro (950 per ogni figlio), da ripartire al 50% tra i genitori (1.450 ciascuno).

Al primo coniuge spettano 1.083 euro, così calcolati:

1.425 X [(125.000 - 30.000) / 125.000] = 10425 X 0,76 = 1.083;

Al secondo coniuge spettano 1.140 euro, così calcolati:

1.425 X [(125.000 - 25.000) / 125.000) = 1.425 X 0,8 = 1.140

Pertanto, a fronte di una detrazione teorica complessiva di 2.850 euro, ai due coniugi spetta una detrazione effettiva di 2.223 euro (1.083 + 1.140).

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