Come sarà il ritorno a scuola a settembre: didattica a distanza o DAD?

Mario D’Angelo

22/06/2021

Al G20 di Catania il ministro Patrizio Bianchi ha parlato della ripresa delle lezioni a settembre e delle criticità che aspettano il mondo della scuola nei prossimi mesi.

Come sarà il ritorno a scuola a settembre: didattica a distanza o DAD?

Come sarà il ritorno a scuola a settembre 2021? L’anno passato, il primo della pandemia di coronavirus, l’inizio delle lezioni è stato sommerso dalle polemiche. Il prossimo sarà con tutta probabilità differente, grazie soprattutto al successo della campagna vaccinale.

Rimangono tuttavia ancora alcuni nodi da sciogliere, di cui ha parlato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi martedì 22 giugno dal G20 di Catania.

Il ministro si è concentrato sulla necessità di riportare la didattica in presenza, senza tuttavia abolire quella a distanza.

Scuola, come sarà l’inizio delle lezioni nel 2021

Ci stiamo da tempo organizzando per riportare la scuola in presenza, ma con grande attenzione, non dobbiamo dimenticare che la pandemia non è finita”, ha detto il ministro dell’Istruzione. Bianchi ha parlato in occasione della conferenza stampa finale della prima giornata del G20 a Catania.

Il target individuato dalla struttura per l’emergenza Covid-19 del commissario Francesco Paolo Figliuolo, al momento, riguarda soltanto la popolazione adulta. Su quella studentesca attualmente non è stato fissato un obiettivo preciso, ed ogni Regione va per sé.

Fra qualche mese i giovani saranno ancora di gran lunga la fascia della popolazione meno vaccinata e, quindi, più esposta al virus. La diffusione della variante Delta e il rischio di miocardite per i giovani vaccinati complicano ulteriormente la situazione.

Scuola, ancora didattica a distanza a settembre?

Il ministro Bianchi ha spiegato che la didattica a distanza “non sostituisce l’insegnante o la scuola in presenza, ma serve ad allargare i rapporti”.

In altre parole, la DAD è uno strumento che verrà utilizzato ancora per mantenere un contatto assiduo e continuativo fra istituzioni, ragazze e ragazzi.

Ritorno a scuola, gli aspetti critici in pandemia

Il prossimo settembre si dovranno continuare ad adottare tutte quelle misure di sicurezza volte a contenere la circolazione del virus, e non soltanto dentro le scuole, ha precisato il ministro.

Soprattutto per le scuole superiori, infatti, si pone il problema dei trasporti, tema che verrà presto affrontato dal Comitato Tecnico Scientifico. Di recente numerose Regioni bianche hanno ampliato la capienza dei bus, ma con la prevedibile ripresa del virus potrebbe essere necessaria una nuova disposizione nazionale.

Per il ministro Bianchi, ormai è chiaro che il virus non conosce frontiere e pertanto bisogna "garantire sicurezza a scuola, fuori dalla scuole e organizzare la scuola sul territorio in modo maggiormente articolato, con strutture più presenti”.

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