Come si contesta una CTU? Disciplina ed effetti

Isabella Policarpio

11/03/2019

La CTU può essere contestata prima, durante e dopo il suo svolgimento. In casi specifici le parti possono chiederne anche la nullità. La disciplina.

Come si contesta una CTU? Disciplina ed effetti

La CTU (consulenza tecnica d’ufficio) può essere contestata dalle parti in giudizio in diversi modi: opponendosi ai quesiti stabiliti dal giudice, al merito della consulenza e per mancanza del contraddittorio con l’avvocato di parte.

Esistono anche dei casi di nullità, nei quali, su richiesta di parte, il giudice è tenuto a provvedere alla nomina di un nuovo consulente e a ordinare ulteriori operazioni peritali.

Andiamo ad approfondire disciplina, modi e casi per contestare la CTU.

Contestare un CTU, come fare

La CTU (consulenza tecnica d’ufficio) può essere contestata in diversi modi, sia alla conclusione che durante il suo svolgimento.

Quando il giudice nomina il consulente tecnico provvede anche alla formulazione dei quesiti che il consulente è tenuto ad utilizzare come linee direttive. In questa fase, la parte può muovere le prime contestazioni e chiedere al giudice di modificare i quesiti.

Ma la CTU può essere contestata anche durante il suo svolgimento, soprattutto quando non viene rispettato il principio del contraddittorio che sancisce il diritto delle parti in giudizio a prendere parte a tutte le fasi del processo.

Dunque, i consulenti di parte devono essere messi nella possibilità di controbattere, esprimere pareri e osservazioni sull’attività del CTU, in caso contrario possono fare una contestazione per violazione del contraddittorio, che deve essere garantito anche al di fuori delle aule di giustizia.

Al termine delle indagini, il consulente trasmette il fascicolo con il resoconto della consulenza tecnica e tutte le osservazioni sul caso. A questo punto le parti possono manifestare le contestazioni.

Contestazioni successive ed operazioni peritali

La CTU può essere contestata anche durante il termine concesso dal giudice per le operazioni peritali, cioè gli incontri che si organizzano fra il CTU e le parti (CTP e/o Avvocati) per poter prendere visione dei quesiti e di tutto il materiale a disposizione, con lo scopo di confrontarsi sulla causa.

Dopo l’incontro, se il difensore di parte ritiene di essere stato danneggiato dalla consulenza può chiedere al giudice di rinnovare le operazioni peritali; in genere questo avviene quando la CTU sia completamente sbagliata o non prende in considerazione degli aspetti fondamentali per la risoluzione del caso.

Spetta al giudice di merito decidere se accettare o meno la contestazione e rinnovare le operazioni peritali oppure sostituire il consulente d’ufficio.

La CTU può essere contestata dal giudice?

Come abbiamo visto, la contestazione della CTU spetta alle parti in giudizio; tuttavia anche il giudice può manifestare una forma di contestazione: egli infatti può decidere di non avvalersi della CTU se la ritiene non attendibile o incompleta. Infatti il giudice decide sulla CTU discrezionalmente, senza esserne vincolato.

Sicuramente nella maggior parte dei casi i giudici scelgono di avvalersi delle risultanze emerse, tuttavia può accadere che decidano di appoggiare le contestazioni delle parti.

CTU: casi nullità

Dunque la CTU può essere contestata nel merito prima, durante e dopo il suo svolgimento. Ma oltre alla contestazione di merito, le parti in giudizio possono anche sollevare la questione di nullità. Precisamente, una consulenza tecnica può essere annullata quando:

  • il consulente omette di comunicare alle parti l’inizio delle operazioni;
  • le parti non partecipano alle operazioni peritali;
  • la CTU supera i limiti imposti dai quesiti del giudice;
  • alle operazioni partecipano consulenti non espressamente nominati;
  • mancato deposito o sottoscrizione della CTU da parte del consulente;
  • mancanza degli elementi essenziali, ad esempio data, luogo e generalità delle persone coinvolte.

In questi casi, la parte che ha interesse deve eccepire l’azione di nullità tempestivamente. La Corte di Cassazione ha stabilito l’azione di nullità della CTU deve essere sollevata entro e non oltre la prima udienza o il primo scritto difensivo a cui le difese sono autorizzate.

In caso di esito positivo dell’azione di nullità, il giudice procede alla nomina di un nuovo consulente e rinnova le operazioni peritali.

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