Come si diventa ambasciatore e quanto guadagna?

Isabella Policarpio

23/02/2021

Diventare ambasciatore e iniziare la carriera diplomatica: spieghiamo come si fa, il percorso di studi, i requisiti del concorso pubblico e lo stipendio. Cosa c’è da sapere su questa ambita professione.

Come si diventa ambasciatore e quanto guadagna?

Come si diventa ambasciatore e quanto guadagna esattamente sono le domande più comuni tra coloro che aspirano alla carriera diplomatica per acquisire prestigio nazionale e internazionale.

Quello dell’ambasciatore è un lavoro di grande responsabilità che implica la conoscenza dettagliata del diritto, delle relazioni internazionali e di almeno tre lingue straniere. Indispensabile avere attitudine al cambiamento ed essere pronti ad affrontare lunghi viaggi.

Il percorso di studi per diventare ambasciatore è uno dei più lunghi e complessi: richiede la laurea magistrale in alcune discipline, master e il superamento di un concorso pubblico estremamente selettivo.

In questo articolo vedremo tutti gli step da seguire per raggiungere la posizione di ambasciatore e le prospettive di guadagno.

Il titolo di studio

Per diventare ambasciatore, il primo passo da compiere è intraprendere il giusto percorso di studio. Per la precisione, occorre una laurea di tipo magistrale in:

  • Giurisprudenza
  • Scienze politiche/Relazioni internazionali
  • Economia/Scienze dell’amministrazione

Queste facoltà - e altre affini indicate nel bando di concorso - danno il bagaglio di conoscenze necessarie (legali, economiche e di politica internazionale) ad intraprendere la carriera diplomatica.

Oltre alla laurea è indispensabile coltivare la conoscenza (scritta e parlata) di almeno tre lingue straniere, parallelamente agli studi universitari. Avere un buon livello di comprensione dell’inglese, francese e spagnolo è fondamentale per superare il concorso pubblico.

Diventare ambasciatore: cosa fare dopo la laurea

Il percorso di studi degli aspiranti ambasciatore difficilmente si ferma dopo il diploma di laurea. Spesso per preparasi al meglio al concorso pubblico serve iscriversi a master o corsi di alta formazione specifici mirati sulla carriera diplomatica e il diritto internazionale.

Questi possono essere organizzate dalle stesse università, quindi pubblici, oppure da enti privati.

Corsi e master posso rivelarsi molti utili, dato che ogni candidato può partecipare al concorso pubblico tre volte al massimo.

Il concorso pubblico

Ogni anni si tiene un concorso pubblico per entrare nell’ambito settore delle diplomazia.

Non sono ammessi alle prove concorsuali i candidati che abbiano già portato a termine per tre volte - senza successo - le prove scritte d’esame. Tuttavia il mancato superamento della prova attitudinale non rappresenta un tentativo e nemmeno il superamento delle prove scritte e l’insuccesso alla prova orale.

Il concorso pubblico per ambasciatori si compone di tre prove:

  • la prova preselettiva su domande inerenti la disciplina di settore, le lingue straniere e logica. Consiste nella redazione di un articolo sia in italiano che in inglese e in un questionario a risposta multipla. Solo chi risponde correttamente ad almeno delle domande può accedere alla prova successiva;
  • la prova scritta su 5 materie, cioè Storia delle relazioni internazionali a partire dal Congresso di Vienna; Diritto internazionale pubblico e dell’Unione europea, Politica economica e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale, Lingua inglese (senza l’uso del dizionario, su tematiche di attualità internazionale), altra lingua straniera scelta dal candidato tra francese, spagnolo e tedesco (sempre senza l’uso del dizionario);
  • la prova orale, che verte sulle stesse materie delle prove scritte più Diritto pubblico italiano (costituzionale e amministrativo), Contabilità di Stato, Nozioni istituzionali di diritto civile e di diritto internazionale privato, Geografia politica ed economica. Inoltre al candidato viene chiesto di esporre il proprio parere su una questione politica internazionale.

Per partecipare al concorso è necessario il possesso dei seguenti requisiti :

  • cittadinanza italiana;
  • età non superiore a 35 anni compiuti;
  • uno dei titoli accademici disposti dal regolamento, ovvero lauree specialistiche/lauree magistrali o diplomi di laurea del previgente ordinamento universitario nei tre grandi filoni delle scienze politiche/relazioni internazionali, giurisprudenza, economia e ogni altro equiparato a norma di legge, conseguito in Italia presso università o istituti di istruzione universitaria;
  • idoneità psico-fisica tale da permettere di svolgere l’attività diplomatica sia presso l’Amministrazione centrale che in sedi estere, ed in particolare in quelle con caratteristiche di disagio;
  • godimento dei diritti politici;

Chi non possiede tutti i requisiti elencati alla data di scadenza del termine per presentare la domanda non può in nessun modo partecipare al concorso.

Quanto guadagna un ambasciatore?

Abbiamo visto che il percorso di studi per diventare ambasciatore è tutt’altro che semplice; ma la fatica viene ricompensata da uno degli stupendi più elevati tra coloro che intraprendono la carriera nelle Istituzioni.

In media, un ambasciatore guadagna circa 120 mila euro lordi all’anno, ai quali vanno aggiunti alcune importanti agevolazioni, tra queste il diritto di abitazione nell’ambasciata e le indennità di trasferta.

Inoltre, statisticamente, la retribuzione degli ambasciatori italiani è più elevata della media rispetto a molti altri Paesi europei: a titolo di esempio, gli ambasciatori italiani guadagnano più del doppio di diversi colleghi europei, e tre volte rispetto allo stipendio degli ambasciatori tedeschi. Un ambasciatore italiano a Tokyo guadagna circa 28.000 mila euro lordi al mese e a Washington quasi 25.000 euro mensili.

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