Come si è posizionato il mercato in vista della riunione Fed

Matteo Bienna

26 Aprile 2016 - 10:44

CoT report: vediamo il sentiment dei grandi trader, commerciali e non, sui principali cambi del Forex, in attesa delle parole della Yellen di domani.

Come si è posizionato il mercato in vista della riunione Fed

Il Commitments of Traders rivela il posizionamento settimanale dei grandi trader, commerciali e non, dando un’idea di quello che è il feeling delle mani forti sull’andamento del mercato.

Il COT della scorsa settimana ha svelato quelle che sono le aspettative del mercato sulle principali valute, importante segnale alla luce dell’imminente riunione della Fed.

Leggere la variazione nel numero dei contratti posseduti dai grandi trader, in questo contesto, vuol dire capire quali sono le loro aspettative per le parole della Yellen, dopo i toni cauti tenuti da Draghi lo scorso giovedì.

Vediamo quindi i risultati del report per le maggiori valute e le prospettive dei cambi in vista del FOMC.

CoT report: la situazione di euro-dollaro, sterlina e yen

Il meeting di Doha dello scorso weekend aveva portato molti gap nelle aperture settimanali, tutti più o meno recuperati nel corso dei giorni successivi.

Euro-dollaro ha seguito un deciso ritracciamento verso il basso dopo le parole di Draghi, rimanendo al di sotto dell’1,13, mentre la sterlina sembra spinta verso un deciso apprezzamento dopo la visita di Obama e i primi sondaggi che vedono il partito a favore della permanenza dell’UE in netto vantaggio.

Il movimento più rilevante della scorsa settimana è stata senz’altro il rialzo di dollaro-yen, con la valuta nipponica che è tornata a respirare, in una settimana che l’ha vista tornare verso un deprezzamento che mancava da molto tempo.

Vediamo ora il Cot cosa ci suggerisce riguardo le aspettative su questi cambi in vista della Fed di domani.

CoT report: yen forte, euro e sterlina meno

Il cambiamento nel numero di contratti posseduti dai trader, commerciali e non, ha visto un sostanziale equilibrio per quello che riguarda l’euro.

Tuttavia c’è stato un aumento delle posizioni short sulla valuta comunitaria di 6.861 contratti, meno di quelli long, ma più di quanto non accadesse dallo scorso novembre. L’aumento di posizionamenti che mirano ad un deprezzamento dell’euro denota quindi un orientamento del mercato a riconsiderare un ribasso di euro-dollaro, dopo aver sostenuto per mesi l’apprezzamento.

Il sentiment su euro-dollaro rimane in ogni caso leggermente rialzista, ma con grande attenzione da porre sulla crescita delle posizioni short.

L’andamento sostenuto della sterlina non sembra invece convincere i maggiori attori del mercato. Durante la scorsa settimana il numero dei contratti short è aumentato di 2.759, a fronte di una diminuzione delle posizioni long.

Inoltre il numero totale delle posizioni short detenute dai trader non commerciali, che ricercano quindi il profitto, è ai massimi dal giugno 2013, segnale che nonostante la risalita della sterlina, l’attuale situazione del Regno Unito non convince ancora i grandi trader, orientati verso un ritorno al ribasso.

Il forte deprezzamento dello yen, avvenuto la scorsa settimana, non deve trarre in inganno, almeno secondo il Commitment of Traders.

Le posizioni totali long tenute sullo yen dai trader non commerciali ha segnato un nuovo massimo, con un aumento settimanale dei contratti di 5.590, contro una leggera diminuzione delle posizioni short (-90).

Il mercato continua quindi a vedere lo yen in apprezzamento, dando poca fiducia alle capacità di intervento della Bank of Japan, attesa queste settimana ad esprimersi in maniera convincente sulla situazione del Giappone e della sua valuta.

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