Assimilabile alla cambiale finanziaria, la commercial paper fa parte degli strumenti del mercato monetario ed è un titolo di credito il cui documento rappresentativo è costituito da un pagherò cambiario non garantito
Anche se spesso viene identificata come sinonimo di polizza di credito commerciale, l’espressione commercial paper indica uno strumento del mercato monetario italiano totalmente diverso.
La commercial paper è infatti stata introdotta con l’istituzione della cambiale finanziaria. Di conseguenza è a quest’ultima che può essere assimilata, non quindi alla polizza di credito commerciale.
Infatti, la differenza più eclatante tra la commercial paper e la polizza di credito è che la commercial paper è un titolo di credito, il cui documento rappresentativo è costituito da un pagherò cambiario non garantito.
Commercial paper: come funziona
È importante sottolineare che essendo a tutti gli effetti un titolo di credito, il tasso di rendimento offerto dalla commercial paper riflette il rischio di credito dell’emittente.
In sintesi, la commercial paper rappresenta uno strumento di finanziamento a breve termine, con scadenza pari al massimo a 270 giorni, quindi 9 mesi, ed è emessa da imprese di grandi dimensioni ad alta solvibilità che riescono così a raccogliere fondi per finanziare il fabbisogno di capitale circolante, a breve termine, ad un tasso di interesse inferiore rispetto al credito bancario.
Rispetto alle già analizzate accettazioni bancarie, certificati di deposito, e polizze di credito commerciale, l’utilizzo della commercial paper però in Italia è molto limitato e pertanto il mercato secondario è poco liquido.
Inoltre, solo le imprese e le banche più importanti hanno utilizzato lo strumento della commercial paper, ricorrendo però, per la loro emissione, al mercato statunitense.
E molto spesso, proprio in questo mercato, la commercial paper viene acquistata dai fondi comuni di investimento monetari sia perché è considerata uno strumento praticamente privo di rischio, sia perché a causa dell’elevato valore nominale la rende quasi inaccessibile ai piccoli investitori retail.
Come può essere venduta una commercial paper
In generale, sul mercato internazionale la commercial paper può essere venduta in due differenti modi:
- direttamente dall’emittente al sottoscrittore;
- ad una finanziaria o una banca che la rivenderà sul mercato.
Quest’ultima è soluzione più diffusa, perché la vendita diretta è utilizzata da società finanziarie che preferiscono finanziare il loro elevato fabbisogno direttamente, senza l’interposizione di un intermediario.
Infatti, seguendo quanto stabilito dalla legge 43/94 per la cambiale finanziaria a cui la commercial paper è assimilabile, essa deve avere una durata compresa tra 3 e 12 mesi ed ogni certificato deve avere un taglio minimo non inferiore a 51.645,69 €.
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