Comprare azioni in Grecia? Come una scommessa folle potrebbe diventare un buon investimento

Flavia Provenzani

22/04/2015

Il debito in Grecia è minuscolo rispetto alle disponibilità dei suoi creditori: ecco come acquistare azioni greche (scommessa folle) potrebbe diventare un buon investimento.

Comprare azioni in Grecia? Come una scommessa folle potrebbe diventare un buon investimento

Se siete alla ricerca di una scommessa molto più interessante di quello che offre la lotteria di stato, e che probabilmente offre quote migliori, date un’occhiata alle azioni o obbligazioni che tutti hanno paura di toccare in questo momento - quelle della Grecia.
Pazzia? Sì, certamente. Ecco perché potrebbero essere così interessanti.

In questo momento tutti «sanno», o pensano di sapere, che la Grecia sta per venir meno alle responsabilità sui propri debiti e il rischio di una Grexit è ancora possibile.

Molti «sanno» che la depressione economica e la crisi finanziaria del Paese, in campo già più di cinque anni, potrebbe continuare a tempo indeterminato, e che lo scenario è sempre scuro poco prima che le cose diventino nere come la pece.

Ecco perché l’indice ATHEX, l’indice di riferimento del mercato azionario greco, sta scendendo da settimane; la perdita è dell’87% dal suo massimo record del 2007 - più o meno quanto il Dow Jones era sceso dal suo massimo durante la Grande Depressione.

Ed è per questo che i titoli di stato greci a lungo termine stanno a meno della metà del valore nominale, con rendimenti (teorici) di circa il quadruplo di quelli dei Treasuries USA.

Ma quello che non sappiamo è generalmente molto più importante di quello che pensiamo di sapere.

Quello che non viene sottolineato abbastanza in questa crisi è che la Grecia è una piccola economia - e dei suoi debiti, anche se grandi in termini locali, sono minuscoli rispetto al resto d’Europa.

La Grecia rappresenta meno del 2% del prodotto interno lordo della zona euro e appena l’1% di quello dell’intera Unione europea.

Il valore nominale della totalità del debito nazionale della Grecia ammonta a soli 340 miliardi dollari - il che significa che un piano di salvataggio totale aggiungerebbe circa il 3% al totale dei prestiti degli altri paesi della zona euro.

E il valore reale dei debiti della Grecia per il sistema finanziario globale è una frazione di tutto questo.

Sulla base dei prezzi correnti dei titoli, i mercati finanziari hanno già assunto che circa la metà del debito della Grecia verrà cancellato. L’importo del rimborso che secondo i mercati verrà effettivamente richiesto sarà probabilmente meno di 200 miliardi dollari, circa il valore del PIL annuo attuale della Grecia.

Chi ha acquistato i titoli greci, tre anni fa, quando il panico era dilagante, ha tratto grassi profitti. Secondo la Banca della Grecia, i titoli a 30 anni sono stati venduti per soli 12 centesimi di euro nella primavera del 2012. Oggi ne valgono quattro volte tanto.

Ma ora per un investitore è più accessibile comprare le azioni piuttosto che le obbligazioni greche.

Le azioni sono beni reali rispetto a quelli nominali - il che significa che probabilmente soffrono di meno se il paese dovesse abbandonare l’euro per una nuova dracma svalutata (proprio come il crollo dello yen giapponese è stato compensato da un aumento corrispondente sul Nikkei).

Valutare le azioni greche sulla base dei profitti, del valore contabile o del fatturato annuo è probabilmente uno sforzo inutile.

Le azioni del mercato greco dovrebbero essere considerate davvero come un’opzione d’acquisto su un eventuale recupero, e nulla più.

Ai prezzi di oggi il valore totale del dell’indice greco All-Share è oggi di solo 45 miliardi dollari, meno del 25% del prodotto interno lordo - rispetto a circa il 170% del PIL per i titoli azionari negli Stati Uniti.

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