Polizia Penitenziaria: pubblicato il bando di concorso per il reclutamento di 120 commissari. È richiesta la laurea.
Concorsi pubblici: nuove opportunità di lavoro per le Forze di Polizia con il bando di reclutamento di 120 allievi commissari della Polizia Penitenziaria. Il bando, pubblicato lo scorso martedì 13 luglio, è rivolto ai soli laureati, titolo necessario per potersi candidare al concorso per il ruolo ci commissario.
Si tratta comunque di un’opportunità di lavoro che immaginiamo farà gola a molti laureati: per chi riesce a vincere il concorso, infatti, c’è l’opportunità di ricoprire uno dei ruoli apicali della Polizia Penitenziaria, retribuito con uno stipendio di ben 26.000 euro lordi.
Detto questo, possiamo vedere chi può effettivamente partecipare al concorso per la Polizia Penitenziaria, facendo chiarezza su requisiti, prove e materie da approfondire secondo quanto indicato nel bando di selezione.
Polizia Penitenziaria: concorso per 120 commissari
Concorso Polizia Penitenziaria per 120 commissari: le riserve dei posti
Il nuovo concorso per la Polizia Penitenziaria dà accesso a un corso di formazione di durata biennale che si terrà presso la Scuola superiore dell’esecuzione penale.
Sono 120 i posti messi a concorso, ma ci sono delle riserve. Ad esempio, 24 di questi sono riservati al personale appartenente al Corpo della Polizia Penitenziaria con un’anzianità di servizio di almeno 5 anni.
1 posto, invece, è per coloro che sono in possesso dell’attestato di bilinguismo (art. 4, comma 3, n. 4), del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752 e successive modifiche) per l’assegnazione agli istituti penitenziari della Provincia di Bolzano.
Altri 12 posti sono per il coniuge e i figli superstiti, nonché ai parenti in linea collaterale di secondo grado se unici superstiti, del personale deceduto in servizio e per causa di servizio appartenente alle Forze di polizia o alle Forze armate.
Infine, ci sono 2 posti riservati agli Ufficiali che hanno terminato - senza demerito - la ferma biennale. Per tutti gli altri posti senza riserve, invece, basta soddisfare i requisiti indicati dal bando di concorso.
Concorso Polizia Penitenziaria: i requisiti
Uno dei requisiti per partecipare al concorso della Polizia Penitenziaria per 120 commissari lo abbiamo già anticipato: serve la laurea, e questa deve essere a indirizzo giuridico o economico. Nel dettaglio, sono validi ai fini del suddetto concorso i seguenti titoli:
- classe delle lauree magistrali in giurisprudenza (LMG/01);
- classe delle lauree magistrali in scienze delle pubbliche amministrazioni (LM-63);
- classe delle lauree magistrali in scienze dell’economia (LM-56);
- classe delle lauree magistrali in scienze economico – aziendali (LM-77);
- classe delle lauree magistrali in scienze della politica (LM-62);
- classe delle lauree specialistiche in giurisprudenza (22/S);
- classe delle lauree specialistiche in scienze delle pubbliche amministrazioni (71/S);
- classe delle lauree specialistiche in scienza dell’economia (64/S);
- classe delle lauree specialistiche in teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica (102/S);
- classe delle lauree specialistiche in scienze economico-aziendali (84/S);
- classe delle lauree specialistiche in scienza della politica (70/S).
Ma non c’è solo il titolo di studio. Ricordando che questo concorso, come tutti quelli per le Forze dell’Ordine, è riservato ai soli cittadini italiani, ed è bene specificare anche che esiste un limite di età. Questo è di 32 anni (non compiuti), elevato fino a un massimo di 3 anni in relazione all’effettivo servizio militare prestato dal calendario.
Per il personale della Polizia Penitenziaria che concorre per una delle suddette riserve di posti, invece, non è richiesto alcun limite di età.
Vi sono poi gli altri requisiti solitamente richiesti dai concorsi pubblici: il candidato, ad esempio, deve godere dei diritti civili e politici e non deve essere stato destituito o dispensato dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione.
Concorso Polizia Penitenziaria: come funziona
Guardiamo, adesso, a come funziona il nuovo concorso per commissari della Polizia Penitenziaria. Come anticipato, al termine dello stesso i vincitori saranno ammessi a un corso di formazione biennale; per arrivare a questo traguardo, però, ci sono da superare una serie di prove.
In particolare, si partirà con una prova preselettiva. Dopodiché ci sono due prove scritte che si articoleranno sulle seguenti materie:
- diritto penitenziario;
- diritto penale e diritto processuale penale, con particolare riferimento alle norme concernenti l’attività di polizia giudiziaria.
Al termine delle prove scritte ci sono i soliti accertamenti per il possesso dei requisiti psico, fisici e attitudinali necessari per ricoprire il ruolo di commissario della Polizia Penitenziaria.
Il tutto si conclude con una prova orale vertente sulle materie delle prove scritte alle quali si aggiungono:
- diritto costituzionale;
- diritto amministrativo;
- ordinamento dell’Amministrazione penitenziaria;
- accertamento della conoscenza della lingua straniera prescelta;
- accertamento delle capacità e attitudini all’uso delle apparecchiature e applicazioni informatiche.
Al termine di queste prove, dunque, per i vincitori si aprono le porte della Scuola superiore dell’Esecuzione penale per un corso di formazione di due anni in cui è compreso un periodo applicativo da svolgere presso gli istituti penitenziari. Al termine del corso di formazione è previsto un esame finale e solo chi lo supera verrà nominato commissario per un periodo di tirocinio operativo della durata di due anni.
Al termine di questo ci sarà poi una verifica finale finalizzata alla conferma della qualifica.
Concorso Polizia Penitenziaria: invio della domanda
Per la domanda di partecipazione al concorso per la Polizia Penitenziaria c’è tempo fino al 12 agosto 2021. Nel dettaglio, per partecipare bisogna inviare l’apposito form telematico (lo trovate cliccando qui) per il quale è necessario il possesso dello SPID.
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