Come prevedibile, il bando per il Concorso Scuola 2016 sta suscitando forti polemiche. I sindacati minacciano il ricorso per tutti quei precari esclusi illegittimamente dal concorso.
Concorso Scuola 2016, dopo mesi di rinvio è stato pubblicato finalmente il bando e già da oggi si sono aperte le iscrizioni.
Tuttavia, per quanto questa notizia abbia fatto felici i 200.000 candidati che probabilmente si iscriveranno al Concorso Scuola 2016, sono tantissimi gli insegnanti scontenti che per un motivo o per un altro lo hanno ribattezzato come il “Concorso Fuorilegge”.
Perché il Concorso Scuola 2016 sta suscitando così tante polemiche? Facciamo chiarezza.
Nel bando del Concorso Scuola 2016 è stato confermato che saranno 63.712 i posti disponibili, di cui 6.101 sono insegnanti di sostegno. Gli iscritti al concorso probabilmente saranno intorno ai 200.000, ma in realtà gli insegnanti precari sarebbero molti di più.
Infatti sono stati esclusi dal partecipare al Concorso Scuola 2016 tutti coloro che non possiedono un titolo di abilitazione, come espresso dal comma 1 dell’articolo 3 (Requisiti per l’ammissione) del bando.
Ed è proprio questo uno dei punti a suscitare polemiche tra i precari, poiché ad essere esclusi ci sarebbero anche quegli insegnanti che nonostante insegnino da molti anni non hanno mai preso un’abilitazione. La loro protesta è supportata anche dai sindacati CGIL e ANIEF, con quest’ultimo che si è detto pronto a fare ricorso contro la decisione del MIUR.
Anief: pronti i ricorsi per gli esclusi al Concorso Scuola 2016
Pubblicati i tre bandi di concorso, uno riservato alla scuola d’infanzia e primaria, uno per la secondaria e il terzo per gli insegnanti di sostegno. Come abbiamo già visto, a suscitare polemiche è soprattutto il comma 1 dell’Articolo 3, in quanto indica come requisito fondamentale per partecipare al Concorso Scuola 2016 il possedimento di un titolo di abilitazione:
“Alla presente procedura concorsuale è ammesso a partecipare, ai sensi dell’ articolo 1, comma 110 della Legge, esclusivamente, il candidato in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito entro la data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, ivi compresi i corrispettivi titoli di abilitazione conseguiti all’estero purché riconosciuti con apposito decreto del Ministero entro la medesima data di scadenza del termine per la presentazione della domanda.”
L’ANIEF, Associazione Sindacale Professionale, indica questa decisione del MIUR come illegittima e per questo ha annunciato di impugnare l’esclusione di chi nonostante abbia i titoli per insegnare non potrà partecipare al Concorso Scuola 2016.
Nel dettaglio, l’ANIEF ha dichiarato che farà di tutto per far partecipare al concorso anche precari non abilitati, purché siano in possesso di altri requisiti:
- almeno 36 mesi di servizio;
- adeguata laurea o diploma di maturità.
Inoltre, verranno impugnate le esclusioni illegittime di tutti quegli abilitandi di sostegno e di disciplina che ancora non hanno completato il proprio percorso universitario.
L’ANIEF, attraverso la figura del proprio presidente Marcello Pacifico, ha spiegato la motivazione per cui cercherà di impugnare le decisioni del MIUR ricordando che almeno 10.000 dei precari esclusi dal Concorso Scuola 2016 insegnano già stabilmente. E senza contare i migliaia di supplenti brevi, per cui fa notare Pacifico:
“Ora, improvvisamente, dopo anni di supplenze, viene detto loro che non servono più. Eppure, sino ad oggi, quando ci si iscriveva all’Università, lo studente era chiamato a scegliere un piano di studi. Tutti quelli che avevano intenzione di insegnare hanno scelto gli esami utili, richiesti proprio dal Miur attraverso una serie di tabelle predisposte a questo scopo. Ora, si decide di cambiare”.
Concorso Scuola 2016: la protesta della CGIL
Anche la CGIL ha manifestato il proprio sdegno verso il Concorso Scuola 2016. Infatti, per il sindacato questo “mortifica il lavoro, le professionalità e la dignità di chi insegna nella scuola da anni”. Inoltre, il sindacato aggiunge che il concorso “riguarderà solo i docenti interessati al turnover e non garantirà il posto per tutti, lasciando molti di loro senza lavoro”.
Alle falle del Concorso Scuola si aggiungono anche quelle della Buona Scuola poiché la “chiamata diretta da parte dei dirigenti mette in discussione la libertà d’insegnamento e le competenze dei docenti immessi in ruolo.”
Secondo la CGIL, Per risolvere questi problemi è necessaria l’abrogazione di alcuni articoli della legge 107 e in particolare quelli che fanno riferimento agli albi territoriali, alla chiamata diretta e alla valutazione del “merito”.
Concorso Scuola 2016: le altre polemiche
Anche alcuni parlamentari M5S della Commissione Cultura di Camera e Senato si sono scagliati contro il Concorso Scuola 2016. Questi hanno puntato il dito contro il ritardo con cui è stato pubblicato il bando, tre mesi dopo la data prevista inizialmente.
Questo ritardo porterà al “solito rischio di una situazione caotica” da cui potrebbe derivare uno slittamento dei risultati definitivi della selezione. Per questo motivo sarà molto difficile che i primi insediamenti inizino per settembre 2016.
Proteste anche nei confronti del secondo comma dell’articolo 3, in quanto vieta l’iscrizione agli insegnanti già di ruolo. Quindi, questi non potranno passare ad una nuova classe di concorso.
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