Concorso insegnanti educazione fisica: posti, requisiti e novità

Simone Micocci

15 Ottobre 2018 - 13:45

Il Ministro dell’Istruzione ha confermato la necessità di potenziare l’insegnamento dell’educazione motoria nelle scuole elementari; annunciato un concorso (a data da destinarsi) per il reclutamento di 12.000 laureati in scienze motorie.

Concorso insegnanti educazione fisica: posti, requisiti e novità

Sta per nascere un nuovo profilo di insegnante di educazione fisica nelle scuole elementari; a tal proposito, presto il Miur potrebbe bandire un concorso riservato al reclutamento di laureati in scienze motorie da inserire in pianta stabile nell’organico della scuola primaria.

Il Ministro dell’Istruzione - Marco Bussetti - utilizzando il suo profilo Facebook ha annunciato la necessità di introdurre l’educazione motoria nelle scuole elementari; per farlo però bisognerà ricorrere a profili professionali altamente specializzati, ossia dei veri maestri di educazione fisica. Ecco perché, requisito fondamentale per diventare insegnante di educazione fisica nella scuola primaria sarà l’avere una formazione di livello universitario.

Per il potenziamento dell’educazione fisica nella scuola primaria, al quale si unirà anche quello dell’insegnamento della lingua inglese e di musica, verranno utilizzati in primo luogo i docenti abilitati all’insegnamento per la primaria già presenti nell’organico, purché ovviamente siano in possesso delle competenze richieste. Per completare gli organici verrà poi bandito un concorso ad hoc, rivolto all’assunzione di circa 12.000 insegnanti di educazione fisica nelle scuole elementari.

In attesa di ulteriori dettagli sul concorso per insegnanti di educazione fisica, vediamo quali potrebbero essere i requisiti richiesti nonché l’orario di lavoro che questi seguiranno qualora dovessero essere assunti.

Diventare insegnanti di educazione fisica alle elementari: requisiti

Come anticipato requisito fondamentale per diventare insegnanti di educazione fisica nelle scuole elementari sarà avere una formazione qualificata di grado universitario.

A tal proposito, per partecipare bisognerà essere in possesso di una delle seguenti lauree:

  • scienze delle attività motorie e sportive;
  • organizzazione e gestioni dei servizi per lo sport e le attività motorie;
  • scienze tecniche delle attività motorie preventive e adattate;
  • scienze tecniche dello sport.

Resta da capire, invece, cosa ne sarà dei diplomati agli ex istituti superiori di educazione fisica (ISEF). Oggi questi diplomati possono candidarsi come collaboratori per insegnanti di educazione fisica, la figura professionale che nell’ambito del progetto Movimento in 3S affianca l’insegnante della scuola primaria durante le attività ludiche e motorie, quindi non ci sono elementi che ci fanno pensare alla loro esclusione dal prossimo concorso.

Per averne la certezza, però, dovremo attendere la pubblicazione del bando di concorso, per cui però le tempistiche non sono state ancora indicate. Visto l’affollamento di concorsi per la scuola in programma quest’anno, infatti, non è da escludere che questa selezione possa essere attivata solamente nel 2020.

Ruolo dell’insegnante di educazione fisica nella scuola primaria

L’obiettivo per il medio termine annunciato dal Ministro Bussetti è di creare una vera e propria classe di concorso per l’insegnamento dell’educazione fisica alle elementari. Un insegnante che oltre ad avere competenze nell’ambito delle scienze motorie dovrà anche soddisfare altre caratteristiche, come ad esempio la conoscenza della pedagogia. A tal proposito in futuro non è da escludere che vengano organizzati dei veri e propri corsi di laurea specifici per diventare insegnanti di educazione fisica.

Obiettivo finale è di “ridare allo sport la giusta dimensione nell’ambito della formazione dell’individuo”; è anche per questo motivo che Bussetti si è detto pronto per sostenere ancora il percorso dei cosiddetti studenti-atleti rinnovando e potenziando la sperimentazione con il Coni.

Tornando a parlare dei nuovi insegnanti di educazione fisica, però, c’è un’importante precisazione da fare: l’insegnamento di questa materia non sarà curriculare, quindi non avverrà nel corso del normale orario scolastico.

L’educazione fisica, infatti, sarà pomeridiana e si protrarrà durante le vacanze; in questo modo le scuole una volta chiuse si trasformeranno in dei veri e propri “centri sportivi scolastici”, dove gli studenti delle elementari potranno fare ginnastica supportati da dei veri professionisti del settore.

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