Concorso scuola ordinario: si riducono i posti e le occasioni dal momento che alla procedura prevista per il prossimo autunno potranno partecipare anche coloro che affronteranno la selezione straordinaria.
Concorso scuola ordinario: si riducono i posti e le occasioni. Perché? I posti sulla carta messi a disposizione per coloro che affronteranno e supereranno il concorso scuola ordinario restano 25mila come stabilito dal bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale e ormai una settimana fa.
A questo potranno partecipare i tanti giovani che pur senza esperienza tenteranno l’accesso all’’insegnamento purché siano in possesso della laurea per la specifica classe di concorso e i 24 CFU in materie antropo-psico-pedagogiche e metodologie didattiche. Al concorso ordinario però potranno partecipare anche coloro che si candidano per la procedura straordinaria.
Insieme al concorso ordinario infatti per la scuola secondaria di I e II grado è stato bandito lo scorso 28 aprile anche il concorso straordinario per chi ha almeno 36 mesi di servizio (insieme anche al concorso straordinario abilitante e quello per infanzia e primaria).
I candidati che parteciperanno alla procedura straordinaria per 24mila posti e che non l’avranno superata potranno comunque tentare il concorso ordinario a ottobre quando si presume avverranno le selezioni. I candidati dello straordinario sono anche quelli per i quali il servizio svolto ha giustamente un punteggio.
L’affluenza ai concorsi si prospetta elevata, senza considerare che entrambe le procedure sono a cattedra e su base regionale. Consideriamo anche che il blocco ulteriore fino al 2021 delle graduatorie d’Istituto annunciato dalla ministra Lucia Azzolina preclude a molti giovani la possibilità di accedere all’insegnamento nel breve periodo.
Concorso scuola ordinario anche per chi partecipa allo straordinario
Il concorso scuola ordinario potrà essere sostenuto anche da coloro che parteciperanno al concorso straordinario. I posti per la prima procedura sono 25mila per la seconda 24mila. Al concorso ordinario possono partecipare, a differenza della procedura straordinaria riservata a chi abbia almeno 36 mesi di servizio negli ultimi 10 anni, tutti: laureati con i 24 CFU, chi ha servizio o anche l’abilitazione. A stabilirlo è il decreto scuola salva precari convertito nella legge n.159/2019 che all’articolo 1 comma 8 afferma che:
“Ciascun soggetto può partecipare alla procedura di cui al comma 1 in un’unica regione sia per il sostegno sia per una classe di concorso. È consentita la partecipazione sia alla procedura straordinaria di cui al comma 1 sia al concorso ordinario, anche per la medesima classe di concorso e tipologia di posto.”
Ovviamente questa duplice possibilità sulla base di quanto abbiamo anticipato è data a chi abbia almeno 36 mesi di servizio. Il concorso scuola ordinario quindi prevede che un giovane senza esperienza e appena laureato si debba confrontare con chi ha già esperienza. Ovviamente è un concorso, i posti ci sono e la preparazione è importante, ma è bene considerare che il servizio e l’abilitazione, come abbiamo anticipato, vengono valutati e hanno un punteggio.
Concorso scuola ordinario: posti e affluenza
Abbiamo detto che per il concorso scuola ordinario i posti sono 25mila. Insieme al concorso per la scuola dell’Infanzia e primaria le procedure di selezione si terranno con buona probabilità in autunno.
Per assumere dal 1° settembre 2020 invece la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha pensato per il concorso straordinario una selezione in estate con misure eccezionali di sicurezza data l’emergenza COVID-19.
Per il concorso straordinario dai primi dati del ministero si prospettano oltre 77mila partecipanti per una prova scritta computer based di 80 domande in 80 minuti e una valutazione dei titoli fino a un massimo di 20 punti di cui 3 per la laurea magistrale e un punto per ogni anno di servizio.
Chi non rientra tra i 24mila posti può sempre tentare la procedura per la sola abilitazione e che non sfocia quindi in un’assunzione. I candidati dello straordinario possono poi partecipare anche all’ordinario per il quale si prospetta una vasta affluenza tanto che per le regioni dove se i candidati saranno quattro volte superiori al numero dei posti si prevede una selezione preliminare.
Ovviamente anche per il concorso ordinario i titoli hanno un punteggio ed è chiaro che un giovane laureato senza esperienza e abilitazione sia svantaggiato. Altri elementi però permettono di acquisire punteggio sulla base di quanto riportato nella tabella che abbiamo allegato.
L’importante è scegliere la regione in cui ci siano maggiori possibilità e studiare per superare le prove del concorso scuola ordinario. Intanto possiamo certamente constatare che i concorsi, straordinario o ordinario che siano, potranno da una parte dare spazio finalmente ai precari della scuola, dare un’occasione ai giovani che vogliono iniziare questo percorso e infine permettere di occupare dei posti che ogni anno vengono assegnati a supplenti con contratti annuali.
Per il prossimo anno si rischia di arrivare a 200mila incarichi annuali di conseguenza i concorsi scuola rappresentano, nel bene o nel male, un passo verso la stabilità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA