Il congedo straordinario retribuito può essere richiesto solo da un familiare che assiste un disabile. Cerchiamo di capire perchè.
Il congedo straordinario retribuito permette al lavoratore dipendente che assiste un familiare disabile con handicap grave ai sensi della legge 104/1992, di avere una aspettativa retribuita dal lavoro per un massimo di 24 mesi. Lo stesso diritto, però, non è riconosciuto al disabile stesso per i suoi motivi di salute.
Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:
“Buona sera , mi permetto di scrivervi dopo aver letto in rete il vostro articolo sul caso in oggetto. A tal proposito avrei da chiedere una cosa : Perché il congedo L 104 non può essere utilizzato dalla persona malata e solo da chi assiste la persona malata ? Io pur essendo malato oncologico in cura sono autosufficiente e avrebbe fatto comodo a me utilizzarlo ma a quanto pare non si può. Trovo questa cosa assurda , vorrei avere la possibilità di decidere a «chi» può servire o meno in Famiglia questo servizio se a me o a un familiare che potrebbe aiutarmi, così non è purtroppo. Vi ringrazio per l’attenzione buona serata.”
Congedo straordinario, no ai disabili
Ai disabili il diritto al congedo straordinario retribuito non viene riconosciuto e possono fruire, invece, del congedo non retribuito per gravi motivi personali. Ovviamente la mancanza dell’indennità mensile riconosciuta dal congedo straordinario per i familiare fa la differenza sostanziale tra i due benefici.
Ma perché il congedo retribuito non è riconosciuto al lavoratore disabile ma solo agli eventuali familiari che lo assistono?
Perché lo stesso è concesso per l’assistenza dei disabili (e quindi non come agevolazione al disabile stesso). Il congedo in questione è previsto dalla legge 151 del 2001, ovvero il «Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità» ed è un beneficio riservato solo ed esclusivamente a chi assiste un disabile ma non al disabile stesso.
Il congedo straordinario retribuito, infatti, inizialmente è nato come un sostegno ai genitori di figli disabili per permettere agli stessi l’assistenza dei figli doversi necessariamente dimettere dal lavoro e solo in un secondo tempo è stato esteso anche ad eventuali altri familiari che assistono un disabile con grave handicap.
Mentre la legge 104 del 1992, «Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate», è diretta alle persone con disabilità riconoscendo anche allo stesso disabile i 3 giorni di permesso mensile, la legge 151 del 2001 è diretta a chi un disabile lo assiste. Ed il congedo straordinario, al contrario di quello che si può pensare, è previsto proprio da questa seconda legge.
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