Conte, addio ai 5 Stelle? La profezia di Renzi sul Movimento

Alessandro Cipolla

23 Giugno 2021 - 09:37

Continua il braccio di ferro tra Conte e Grillo sul nuovo statuto del Movimento 5 Stelle: si torna così a parlare di un nuovo partito dell’ex premier, mentre Renzi profetizza sui grillini.

Conte, addio ai 5 Stelle? La profezia di Renzi sul Movimento

Non so se il Movimento 5 Stelle arriverà alle elezioni del 2023. Sono divisi, il movimento è dilaniato, nel giro di qualche mese vedrete che saranno stelle cadenti…”. Parole queste di Matteo Renzi intervenuto a Mattino Cinque.

Una sorta di profezia questa del leader di Italia Viva, visto che poche ore dopo si sono intensificate le voci di uno scontro in atto tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo sul nuovo statuto del Movimento 5 Stelle.

Il casus belli è il ruolo del fondatore del Movimento 5 Stelle. Stando agli immancabili rumors, Grillo sembrerebbe reclamare la volontà di poter avere l’ultima parola sulle decisioni più importanti, mentre Conte pur riconoscendo il fondamentale ruolo del Garante, non vorrebbe concedere un potere così grande al comico.

Senza un chiarimento tra i due, l’avvocato a questo punto potrebbe gettare la spugna nonostante il gran lavoro svolto negli ultimi tempi, tanto che negli ambienti dei 5 Stelle si starebbe tornando a parlare di un possibile partito di Giuseppe Conte che andrebbe inevitabilmente a spaccare il Movimento.

Conte tra il M5S e un nuovo partito

La volontà di entrambi sarebbe quella di giungere a una fumata bianca entro la fine del mese come annunciato da tempo, ma al momento la distanza tra la posizione di Beppe Grillo e quella di Giuseppe Conte sarebbe sempre ampia.

Un braccio di ferro dove nessuno dei due attori in scena sembrerebbe avere l’intenzione di mollare la presa, facendo aumentare l’apprensione tra i parlamentari pentastellati che da tempo attendono chiarezza sul futuro del partito.

Il Movimento 5 Stelle da settimane sarebbe in calo di consensi stando ai sondaggi, mentre all’interno del nuovo Governo i pentastellati sembrerebbero avere poca voce in capitolo nonostante siano il gruppo parlamentare più corposo.

C’è poi la questione delle delicate elezioni amministrative di ottobre, dove i 5 Stelle stanno procedendo in ordine sparso: a Roma è confermata la Raggi, a Napoli c’è il sostegno insieme al PD per Manfredi ma nelle restanti città regna il buio più totale.

In questo scenario, Giuseppe Conte è atteso dai pentastellati come una autentica manna dal cielo non solo per risalire nei sondaggi, ma anche per poter far sentire maggiormente la propria voce nelle dinamiche di governo e per iniziare a imbastire le basi di un’alleanza organica con il PD.

Senza un passo indietro da parte di Beppe Grillo, il sentore è che la tanto agognata fumata bianca non ci sarà: Giuseppe Conte così potrebbe decidere di rinunciare al compito di rifondare il Movimento 5 Stelle, ma difficilmente direbbe addio alla politica.

La profezia di Renzi

In piedi ci sarebbe infatti sempre il vecchio progetto di un nuovo partito, con molti parlamentari grillini che sarebbero pronti a fare armi e bagagli per seguire l’ex Presidente del Consiglio in questa avventura.

Una eventuale scissione, svuoterebbe inevitabilmente dal punto di vista elettorale ciò che rimarrebbe del Movimento 5 Stelle, visto che il partito di Conte negli scorsi mesi veniva indicato dai sondaggi ben oltre la doppia cifra.

Tornano così in mente le parole di Matteo Renzi sul futuro del Movimento: se davvero dovesse nascere un nuovo partito di Conte, le elezioni del 2023 potrebbero rappresentare il de profundis per i 5 Stelle.

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