Conte esclude qualsiasi governo di unità nazionale affermando che l’Italia ha bisogno di una guida che sia responsabile davanti agli elettori
Non è il momento dei governi tecnici o delle larghe intese, ribadisce il premier Giuseppe Conte nel corso di un’intervista oggi al Giornale. Dopo aver respinto il pressing delle Regioni per la riapertura ad aprile, il presidente del Consiglio ribatte a chi spinge per un governo di unità nazionale, dicendo: “Io ci metto la faccia”.
Conte: “No a governi tecnici”
Giuseppe Conte è convinto che ad operare in questo momento difficile, in Italia, non possa esserci né un governo tecnico né un governo di unità nazionale, ma uno politico “che ci mette la faccia e dovrà risponderne agli elettori”.
I governi tecnici, afferma Conte, non permettono alle forze politiche di assumersi la responsabilità delle scelte. Quelli di unità nazionale, invece, “sono formule astratte, molto improbabili da seguire in concreto”. “Basti considerare le divisioni che si sono manifestate evidenti anche nella fase più acuta dell’emergenza”, spiega il premier.
“Questo governo sta operando con coraggio e determinazione”, ribadisce il capo del governo rispondendo a chi lo accusa di poca trasparenza nella comunicazione istituzionale.
E quel che serve al Paese, continua Conte parlando al direttore Alessandro Sallusti, è “avere un governo sostenuto da forze che maturino la piena convinzione che l’opera di ricostruzione sarà tanto più efficace se tutti lavoreremo nella medesima direzione, con forte coesione e lungimiranza”.
Conte apprezza Forza Italia e respinge proposta di Calenda
Non per questo saranno escluse dall’azione i partiti esterni alla maggioranza: “Ho apprezzato l’atteggiamento costruttivo e responsabile di Forza Italia, tanto nell’emergenza coronavirus quanto nei rapporti con l’Europa”.
Proprio in queste ore, il leader di Azione Carlo Calenda sta invece facendo campagna per un governo politico di unità nazionale con persone ragionevoli dei vari schieramenti. Proposta respinta al mittente da Conte, che sembra intenzionato a portare l’attuale maggioranza unita fino alle prossime elezioni.
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