Conto corrente Mps: che rischi corrono i correntisti del Monte Paschi Siena col bail-in e col burden sharing? Ecco gli scenari dopo il fallimento del salvataggio privato.
Conto corrente Mps: che rischio corrono i correntisti del Monte dei Paschi di Siena? Chi ha un conto corrente Mps può dormire sonni tranquilli?
La vittoria del No al referendum costituzionale del 4 dicembre ha complicato - com’era ampiamente prevedibile - il piano di salvataggio di Mps.
Il Qatar Investment Authority, il fondo sovrano qatariota da tutti indicato come possibile anchor investor nell’operazione di salvataggio dell’istituto senese, ha fatto marcia indietro in seguito all’esito della consultazione referendaria, facendo praticamente fallire l’aumento di capitale privato da 5 miliardi.
La raccolta si è infatti fermata sotto la soglia dei due miliardi e mezzo di euro. Nel frattempo lo Stato è sceso in campo aprendo una rete di salvataggio pubblica, mettendo a disposizione del Monte dei Paschi (e di altre banche in difficoltà) un fondo da 20 miliardi di euro.
Nel caso di Banca Mps - per la quale la BCE ha alzato la richiesta di capitale aggiuntivo a 8,8 miliardi di euro - l’intervento del governo si accompagna al meccanismo del burden sharing.
Conto corrente Mps: burden sharing o bail-in?
Gli aiuti di Stato rappresentano l’ultima spiaggia per l’istituto senese. Il “piano B” per Mps passa dunque attraverso una ricapitalizzazione precauzionale (quindi con garanzia pubblica): degli 8,8 miliardi chiesti dalla BCE, 6,6 saranno versati dallo Stato, mentre i restanti 2,2 saranno a carico di altri soggetti.
Con il cosiddetto burden sharing a bere l’amaro calice saranno azionisti e una buona parte di obbligazionisti, a esclusione di quelli retail.
L’alternativa al burden sharing si chiama bail-in, il cui impatto era stato stimato da Mps in 13 miliardi di euro.
In caso di bail-in, quali sarebbero state le conseguenze per i correntisti del Monte dei Paschi di Siena? La nuova direttiva europea sulla gestione delle cristi bancarie parla chiaro e a partire dal 1° gennaio di quest’anno ha introdotto nuove norme stringenti che prevedono il coinvolgimento dei clienti (e non più dei contribuenti) nel salvataggio della banca.
Mps principale spina nel fianco del governo
L’istituto senese - e in generale l’intero settore bancario italiano - è al centro dell’agenda economica del governo, il quale nei mesi scorsi ha mediato con Bruxelles una soluzione per mettere in salvo Mps.
La banca rappresenta la principale spina nel fianco del governo ed è uscita con le ossa rotte dagli stress test di luglio a cura dell’EBA.
Ma alla luce della normativa sul bail-in entrata in vigore a gennaio, qual è il rischio per chi possiede un conto corrente Mps? Cerchiamo di analizzare la situazione nel dettaglio, dando prima uno sguardo alle regole della direttiva BRRD (Banking Recovery and Resolution Directive), che ha introdotto significativi cambiamenti nella gestione delle crisi bancarie.
Conto corrente Mps: come funziona il bail-in
Stando alla nuova direttiva UE, un istituto di credito in gravi difficoltà economiche non può più essere salvato dal di fuori - ricorrendo cioè ad un aiuto di Stato - ma dal di dentro (bail-in), ovvero con soldi privati.
In questo caso interviene la Banca d’Italia, la quale può “svalutare alcune categorie di crediti vantati da terzi nei confronti della banca” o “convertire quei crediti in azioni al fine di soddisfare esigenze di ricapitalizzazione”.
A contribuire al salvataggio della propria banca, sostenendo eventuali perdite o la conversione in azioni, sono chiamati, in ordine di priorità, i possessori di:
- azioni;
- obbligazioni subordinate;
- obbligazioni senior non garantite;
- depositi intestati a persone fisiche o pmi non superiori ai 100mila euro.
In ogni caso, con le nuove norme “nessun creditore può subire perdite maggiori di quelle che avrebbe sopportato in caso la banca fosse stata sottoposta a liquidazione coatta amministrativa” secondo la normativa precedente.
Conto corrente Mps: quali sono i rischi per i correntisti?
Che rischi corrono, dunque, i possessori di un conto corrente Mps? Come specificato prima, se il deposito è inferiore ai 100mila euro, il rischio è praticamente nullo, dal momento che i conti nei limiti di quella cifra sono tutelati dal fondo interbancario di tutela dei depositi. Possono rimanere sereni anche gli obbligazionisti senior con garanzia.
Non dormono sonni tranquilli, invece, gli azionisti e le altre tipologie di obbligazionisti, il cui sacrificio, come ha avuto modo di spiegare il governatore di Bankitalia Ignazio Visco a inizio anno, “è inevitabile nel nuovo quadro regolamentare”.
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