Per chi, dopo la pensione, continua a versare contributi è possibile chiedere una rideterminazione del trattamento spettante.
Non è raro che un pensionato decida di continuare a lavorare, vuoi per noia vuoi per esigenze economiche della famiglia. Ma cosa accade al pensionato che lavora in regola e continua, quindi, a versare contributi obbligatori? E’ possibile utilizzare questi contributi per chiedere una ricostituzione della pensione o per avere diritto ad un supplemento.
Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:
“Buongiorno,
Sono un vs. assiduo lettore nonché abbonato. Sono un pensionato INPS . Sto tuttora lavorando a Partita IVA a regime ordinario. Sono a richiedere cosa e come posso gestire a livello di integrazione pensionistica i contributi che sto versando e se esiste un minimo di annualità o di contribuzione per richiedere la integrazione.
Grazie”
Contributi dopo la pensione
Per i periodi di lavoro prestati successivamente alla pensione i contributi versati possono dar luogo al supplemento della pensione, un incremento che viene liquidato dall’INPS soltanto a domanda dell’interessato.
Il supplemento in questione spetta a tutti i pensionati che dopo l’accesso alla quiescenza continuano a lavorare e a versare contributi all’INPS o nelle varie gestioni. Per chi ha avuto la pensione liquidata dalla Gestione Separata INPS il supplemento può essere richiesto solo per i contributi versati, dopo il pensionamento, nella stessa Gestione.
Il supplemento della pensione può essere richiesto sia dai lavoratori dipendenti che dai lavoratori autonomi solo trascorsi 5 anni dalla data del pensionamento o dalla precedente domanda di supplemento e che sia stata compiuto l’età richiesta per l’accesso alla pensione di vecchiaia (questo requisito non è richiesto per il supplemento liquidato nella Gestione Separata).
Per una sola volta nella vita il pensionato può richiedere la liquidazione del supplemento dopo che sono trascorsi due anni da precedente supplemento o dal pensionamento a patto, però, che si sia raggiunta l’età necessaria per accedere alla pensione di vecchiaia.
Nel suo caso, quindi, per i contributi versati da autonomo dopo il pensionamento, è possibile presentare domanda di supplemento della pensione solo trascorsi 2 anni dal pensionamento (per le volte successive sarà necessario attendere 5) ma solo a patto che abbia già compiuto i 67 anni.
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