La lotta dei lavoratori precoci per raggiungere quanto prima il pensionamento non si ferma alla quota 41: esiste una norma che prevede un plus valore ai contributi versati prima del compimento dei 18 anni.
Da diversi anni si cerca di valorizzare il lavoro precoce, di coloro che hanno sacrificato parte della propria giovinezza per dedicarla, invece che allo studio, al lavoro. In tal senso interviene anche la legge Dini del 1995 dando ai contributi versati prima del compimento dei 18 anni un 50% di valore in più, ma soltanto ai fini del diritto.
Rispondiamo ad un lettore di Money che ci scrive:
“Richiesta di chiarimenti. Ho 59 anni, ho a oggi 41 anni e 6 mesi di contributi, avendo contributi prima dei 19 anni. Ho anche circa 2 anni di contributi da, apprendista, settore carni, con i primi a 15 anni.
Vengo a sapere, che i contributi da apprendista hanno un doppio valore? Pertanto sé i miei sono almeno 2, poi diventano 4. Pertanto, sé così fosse, avrei 43 anni e 6 mesi a totale contributi. Cortesemente questa è una cosa reale? Resto in attesa. Magari potrei andare in pensione.”
Contributi precoci valgono doppio?
Per essere inserito nella categoria dei lavoratori precoci che hanno diritto all’accesso alla quota 41 è necessario aver versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni. Ma in generale un lavoratore precoce è chiunque abbia iniziato a lavorare prima di compiere i 18 anni.
Per i lavoratori precoci non esiste, però soltanto la pensione quota 41 visto che anche la legge Dini del 1995 (legge 335 del 1995) prevede delle agevolazioni per chi ha iniziato a versare contributi prima dei 18 anni.
La legge Dini prevede che i contributi versati prima del compimento della maggiore età abbiano un valore più alto: ogni anno di contributi versato prima del compimento dei 18 anni, infatti, viene valutato 1,5 volte. La maggiorazione è valida solo per il diritto ma non per la misura (non sarà considerata per il calcolo dell’assegno pensionistico) Per chi, quindi, ha versato 2 anni di contributi prima dei 18 anni il valore è di 3 anni.
Questa maggiorazione dei contributi, in ogni caso non è riconosciuta a tutti i lavoratori che hanno iniziato a lavorare in giovane età, ma soltanto a coloro che ricadono interamente nel sistema contributivo e hanno iniziato a versare contributi a partire dal 1 gennaio 1996.
Nel suo caso, anche essendo vera la notizia che le è stata data, avendo anche contributi versati prima del 1996, purtroppo la valutazione maggiorata dei contributi versati prima di diventare maggiorenne non può essere applicata.
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