Nessuna multa se si viola l’orario di coprifuoco tornando dal ristorante: con un’ordinanza, il presidente della Provincia Autonoma di Trento concede la possibilità a chi cena fuori di rientrare a casa anche dopo le 22. Le regole previste.
Dopo aver aperto i bar e i ristoranti dal 19 aprile, con una settimana di anticipo rispetto al calendario delle riaperture nazionale, il presidente della Provincia Autonoma di Trento ha firmato un’ordinanza per allungare il coprifuoco dopo le ore 22 per chi deve rincasare dal ristorante.
In pratica l’ordinanza del presidente Maurizio Fugatti non prevede sanzioni per chi viola il coprifuoco per tornare a casa dopo aver cenato al ristorante e costituisce una risposta al Governo che non ha voluto spostare il coprifuoco alle ore 23 (almeno per il momento).
Quali sono le regole da rispettare e cosa prevede l’ordinanza sul coprifuoco della PA di Trento.
Trento, coprifuoco dopo le 22 per chi va a cena fuori: le regole
“È consentito lo spostamento oltre le 22 per raggiungere il proprio domicilio/abitazione/residenza dopo aver usufruito dei servizi di ristorazione e per il tempo strettamente necessario secondo il tragitto più breve tra l’esercizio di ristorazione e il luogo di destinazione”.
In altre parole, l’ordinanza di Fugatti prevede la possibilità di spostarsi anche dopo le 22, ma soltanto per le persone che hanno cenato al ristorante (e sono in grado di dimostrarlo) e che devono rincasare seguendo il tragitto più breve per tornare al proprio domicilio o abitazione.
Sarà necessario compilare l’autocertificazione per motivare lo spostamento durante l’orario di coprifuoco, come previsto dall’ordinanza.
L’intervento di Fugatti arriva in seguito a un chiarimento richiesto dal consigliere Claudio Cia in merito alle regole fissate a livello nazionale. La stessa ipotesi prevista dalla Provincia di Trento, ovvero poter rincasare anche dopo le 22 se si usufruisce dei servizi di ristorazione, era trapelata anche dalla ministra Mariastella Gelmini, ma era poi stata smentita dal Viminale.
Il coprifuoco, in tutta Italia, rimane fisso dalle ore 22 alle ore 5 del mattino: in tale fascia oraria ci si può postare solo per motivi di lavoro, salute o necessità. “È una misura cattiva ed ideologica che non ha nessuna logica epidemiologica e va contro il mondo produttivo”, sostiene Fugatti.
Diversa, invece, è stata la reazione del sindaco di Trento, Franco Ianeselli, che ha affermato: “Non partecipiamo al gioco dei buoni che vogliono riaprire e dei cattivi che vogliono chiudere. Non funzionano così le cose. Crediamo che l’apertura della città debba essere graduale, ma irreversibile. La cosa peggiore oggi sarebbe fare un passo indietro”.
Cosa cambia in Trentino sul coprifuoco
Mentre la discussione sul coprifuoco continua, i cittadini si chiedono a che ora è stato fissato il rientro a casa nella Provincia Autonoma di Trento.
“Attualmente - ha spiegato il commissario Mauro Eccel del reparto Polizia amministrativa e sicurezza urbana - la normativa parla di coprifuoco alle 22 e quindi la persona dovrebbe essere a casa a quell’ora. Ora sarebbe utile che il Ministro dell’interno facesse per iscritto un chiarimento”.
Ma la Polizia Locale di Trento ha definito il coprifuoco elastico, ovvero si considera il tempo necessario per rincasare dal ristorante anche dopo le ore 22.
Oltre a consentire lo spostamento per tornare a casa dopo le ore 22 per i clienti dei ristoranti, la nuova ordinanza di Fugatti ribadisce anche che in zona gialla è consentito lo svolgimento di attività di ristorazione esclusivamente all’aperto con servizio al tavolo, nel rispetto della normativa fissata a livello nazionale, anche dopo le ore 18.
Viene altresì consentito il servizio di asporto fino alle ore 22 e le consegne a domicilio senza limiti di orario.
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