Il numero di vittime per coronavirus sale in Francia. Il governo ha deciso dunque di trasformare il Rungis, mercato all’ingrosso di Parigi, in un obitorio temporaneo.
Il numero di vittime per coronavirus continua a crescere in Francia. È per questo che il governo ha deciso di trasformare uno dei più grandi mercati alimentari di Parigi in un obitorio temporaneo.
Un padiglione del Rungis, mercato all’ingrosso della capitale francese, sarà quindi adibito ad accogliere le salme dei morti causati dalla COVID-19. Didier Lallement, prefetto di Parigi, ha fatto sapere che le prime bare sarebbero arrivate già da venerdì e che le famiglie potranno fare visita ai loro defunti a partire da lunedì 6 aprile.
Coronavirus: Parigi trasforma il più grande mercato all’ingrosso in obitorio
La scorsa settimana la polizia parigina ha annunciato di essersi messa in moto per convertire un padiglione del Mercato nazionale di Rungis, situato alle periferie di Parigi, in un obitorio temporaneo. Sarà qui che verranno raccolti i corpi dei morti per coronavirus di tutta la zona dell’Île-de-France, regione della Francia settentrionale in cui si trova la capitale. Le camere mortuarie della zona infatti risultano sovraffollate.
Dato il numero di decessi registrati fino a ora, la capitale aveva un bisogno immediato di trovare un spazio davvero capiente per rispondere alle esigenze del momento. Secondo Lallement, il Rungis si è rivelato idoneo poiché, trovandosi in una zona isolata, permette di mantenere in condizioni sanitarie “più dignitose e accettabili” i feretri dei defunti “in attesa dell’inumazione o della cremazione”.
All’interno dell’obitorio di fortuna sono state allestite due sale per consentire ai familiari delle vittime di riunirsi e rendere omaggio ai propri cari. Per la visita saranno adottate le opportune misure di distanziamento sociale, per cui nelle sale potranno accedere solo un massimo di 20 persone alla volta.
Questa non è la prima volta che il Rungis è stato trasformato in un obitorio temporaneo. Nel 2003, infatti, i corpi di centinaia di vittime, causate dall’ondata di caldo estivo, furono trasportati nel mercato e raccolti in camion congelatori e depositi refrigerati.
Coronavirus in Francia: i dati dell’emergenza e le misure adottate
Secondo i dati della Johns Hopkins University, che mappa i contagi di COVID-19 nel mondo in tempo reale, il totale di casi confermati in Francia è di 93.780. Nel Paese sono ricoverate 16.354 persone, e ne sono morte 8.093. Di questi, circa un terzo dei decessi negli ospedali francesi si è verificato a Parigi, una delle zone più colpite, insieme all’Est della Francia.
Intanto il primo ministro francese, Edouard Philippe, ha annunciato che le misure restrittive nel paese, dallo scorso 17 marzo, saranno prorogate fino al 15 aprile. Le direttive ricalcano quelle già in vigore in Italia: sono vietati assembramenti e si può uscire di casa soltanto per motivi di salute, di lavoro o di comprovata necessità, come fare la spesa.
Inasprite però le sanzioni per chiunque violi le restrizioni. Un ragazzo di 20 anni di Calais, per esempio, è stato recentemente condannato a due mesi di prigione per aver violato le regole di autoisolamento ed essere stato colto in flagrante fuori dalla propria abitazione per otto volte senza un’adeguata certificazione che giustificasse il motivo della sua uscita.
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