Contrastare l’impatto del coronavirus sull’economia è uno degli obiettivi del governo. L’Italia chiederà un aumento del deficit pubblico all’UE al 2,4%.
Una “terapia d’urto”, l’ha definita il premier Giuseppe Conte quella che verrà attuata nelle prossime settimane per contrastare l’impatto del coronavirus sull’economia italiana. Per confezionarla, verrà chiesto all’UE di aumentare il deficit pubblico di 0,2 punti percentuali di PIL. La strategia verrà poi rivista alla luce degli sviluppi sull’emergenza sanitaria.
Aumentare il deficit, la via per contrastare il coronavirus
È la decisione che ha preso l’esecutivo come una delle misure utili a contrastare l’avanzata del coronavirus e in particolare per limitare i danni all’economia. Si attende, intanto, l’ok del Parlamento all’iniziativa. L’intenzione è quella di far arrivare il tetto al 2,4% del PIL per poi aggiornare le stime di crescita più in là, nel Documento di Economia e Finanza di aprile - una revisione già messa in conto il mese scorso dal governo. Prossimamente, quindi, verranno rivisti anche gli obiettivi di indebitamento.
Facendo riferimento al DEF che è stato approvato a fine settembre, l’obiettivo di deficit programmato è fissato al 2,2% per il 2020 mentre le modifiche proposte lo innalzerebbero fino a un netto del 2,4%. Per quanto riguarda invece il rapporto deficit/PIL, l’anno appena trascorso si è chiuso con un 1,6%, in calo dello 0,6% se confrontato con il risultato del 2018.
3,6 miliardi di euro necessari per gestire l’emergenza coronavirus in Italia
La manovra dovrebbe essere approvata entro questa settimana. Lo scopo è quello di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per far sì che il Paese reagisca e che l’economia possa ripartire senza intoppi, come rimarcato dal viceministro dell’Economia, Antonio Misiani. Verranno stanziati 3,6 miliardi di euro, secondo quanto annunciato dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Una cura per una crisi che si prospetta particolarmente complicata da risolvere e che dovrà far leva su «finanza aggiuntiva». Di conseguenza sarà inevitabile intervenire sul deficit pubblico.
Lo aveva già anticipato il premier Giuseppe Conte, domenica, elencando gli obiettivi da raggiungere per superare una situazione molto complicata. La priorità rimane comunque la salute dei cittadini, come sottolineato dal primo ministro. Ma non sarà l’unica misura che verrà attuata. Se dovesse arrivare il via libera si procederà con un intervento aggiuntivo. Questo, come sottolineato da Conte, si concentrerà su «un’accelerazione della spesa per investimenti» e su «una poderosa opera di semplificazione».
Ma come reagirà l’UE? Il governo è convinto che il piano sia compatibile con la flessibilità delle normative dell’Unione. Un indizio sull’approccio che adotterà Bruxelles è stato dato dal commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, su Twitter. Nel post dell’ex premier italiano si legge: “Lavorerò perché l’Unione Europea coordini la risposta e usi gli strumenti necessari contro i rischi per la crescita e il lavoro"
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